La politica è contraria a nuovi interventi nel tariffario TARMED

Berna/ , 31 Gennaio 2023

Anche la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) ritiene che il tariffario medico TARMED abbia fatto il suo tempo. Una posizione che curafutura considera un attestato di fiducia nei confronti del nuovo tariffario oltre che un’esortazione a non investire in uno strumento del tutto obsoleto. Del resto, la tabella di marcia per la sostituzione del TARMED è stata definita. È quindi giunto il momento di aggiornare e adeguare il tariffario delle prestazioni mediche ambulatoriali.

Secondo la legge federale sull’assicurazione malattia (LAMal), la negoziazione delle tariffe compete ai partner tariffali. Ferma sostenitrice di questa disposizione, la CSSS-S è contraria a estendere ulteriormente la possibilità per il Consiglio federale di intervenire sulla struttura tariffale TARMED. curafutura ne prende atto con soddisfazione e lo considera un segnale positivo a favore del partenariato in materia tariffale. È giunto il momento di introdurre il nuovo tariffario per le prestazioni mediche ambulatoriali. La sostituzione del TARMED, ormai superato, è attesa da tempo. Il nuovo tariffario TARDOC sarà presto finalizzato e pronto per essere presentato al Consiglio federale. curafutura si orienta alla tabella di marcia concordata con tutti i partner rappresentati nella nuova organizzazione per le tariffe mediche ambulatoriali (OAAT) con l’obiettivo di sostituire il TARMED entro il 1° gennaio 2025.

Positiva è anche la decisione di rinunciare ad attribuire alle autorità federali e a quelle cantonali competenze sussidiarie supplementari. La CSSS-S sembra consapevole del pericolo di un eccessivo controllo da parte delle autorità e, a quanto pare, considera i partner tariffali gli attori più competenti per sviluppare soluzioni in ambito tariffale.

Deplorevole è invece il no della CSSS-S al cambiamento di sistema proposto dal Consiglio nazionale in relazione ai laboratori. Questo rifiuto è da attribuire principalmente all’impennata dei costi delle analisi di laboratorio registrata di recente. In ogni caso, continueremo a impegnarci per evitare che i costi sfuggano di mano.

curafutura attende ora i dibattiti della sessione primaverile delle Camere. L’obiettivo principale non deve essere quello di introdurre una regolamentazione eccessiva da parte dello Stato, ma di attuare riforme valide come EFAS e TARDOC che possono frenare l’aumento dei costi senza indebolire inutilmente il partenariato tariffale.