Nel 2023 sono state prese decisioni importanti. Ne resta una in sospeso, e non da poco.

21 Dicembre 2023

Negli ultimi 14 anni, sono usciti migliaia di articoli su EFAS. Il 22 dicembre 2023 sapremo finalmente se e quale impatto avranno avuto sulla riforma più incisiva mai proposta dall’introduzione della LAMal. Sapremo insomma se la Svizzera introdurrà il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie. Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno dedicato centinaia di ore all’esame e alla discussione di questo progetto. Nei punti in cui non c’era convergenza, hanno valutato i pro e i contro e hanno trovato dei compromessi.

Pius Zängerle, direttore di curafutura

Il tempo dei dibattiti è finito. Venerdì ci sarà la votazione finale, il momento della verità: in futuro la politica svizzera vuole o no un sistema sanitario sostenibile basato sulla solidarietà? Vuole un sistema di finanziamento uniforme che promuova trattamenti ambulatoriali avanzati a costi più convenienti? (Secondo Statista, in Svizzera l’ambulatorizzazione si attesta attualmente al 23% contro oltre l’80% negli Stati Uniti.) I politici svizzeri vogliono promuovere le cure integrate e ridurre il carico finanziario per gli assicurati approvando una soluzione in base alla quale anche i Cantoni parteciperanno al finanziamento delle cure ambulatoriali finora integralmente a carico degli assicurati? Detto in altri termini: la politica svizzera e i suoi rappresentanti cantonali riconoscono la dinamica e l’effetto leva di questa importante riforma, che fornisce una delle risposte più importanti al cambiamento in atto nell’assistenza sanitaria ambulatoriale?

Se guardiamo ai dibattiti dell’ultima settimana, possiamo affermare che c’è una forte volontà di mandare un segnale chiaro: le riforme devono sbloccarsi. La volontà di portarle avanti c’è perché è chiaro a tutti che sono necessarie.

Secondo Lorenz Hess non è più tempo di minacce

Lorenz Hess, consigliere nazionale del Centro nonché presidente di Visana, non ha usato giri di parole affermando che non è più il momento di affossare il progetto, di minacciare il referendum e di tirare linee rosse. Chi ci tiene darà il suo appoggio per portare a buon fine questo progetto travagliato.

curafutura e i suoi membri speravano che in futuro le fatture sarebbero state controllate esclusivamente dagli assicuratori e che l’integrazione delle cure di lunga durata nel progetto EFAS sarebbe stata sottoposta a condizioni chiare. Tuttavia, davanti a una riforma così importante che impone ai Cantoni di partecipare in misura molto più sostanziale al finanziamento delle prestazioni ambulatoriali, è indispensabile tenere conto delle loro preoccupazioni e delle loro richieste. Continuando a verificare le fatture per le prestazioni erogate in regime stazionario, i Cantoni mantengono il controllo sulla parte del sistema al quale, insieme agli ospedali, sono legati da una lunga storia. Non lo si può certo definire un miglioramento, ma nemmeno un peggioramento. Sono certo che i nostri parlamentari sono consapevoli della portata del loro voto e che sotto l’albero di Natale faranno trovare a tutti gli assicurati il regalo tanto atteso. Un regalo che, per di più, ha il sostegno di ben 22 attori del sistema sanitario: il sì a EFAS.

Due sviluppi positivi per il sistema sanitario

Si chiude un anno ricco di eventi per la politica sanitaria. In autunno, Alain Berset, che lascerà il Consiglio federale alla fine dell’anno, ha dovuto annunciare un significativo aumento dei premi. Di fronte a quest’evoluzione allarmante, gli appelli per riformare il sistema non potevano più essere ignorati. Nel frattempo, sono stati raggiunti due successi significativi. In primo luogo, il Consiglio federale ha accettato un adeguamento del margine di distribuzione dei medicamenti lanciando un chiaro segnale: in futuro, i generici avranno la precedenza sui farmaci originali. Questo ci permetterà di risparmiare 60 milioni di franchi a breve termine e altre centinaia di milioni a lungo termine. curafutura, FMH/APA, pharmaSuisse e H+ hanno lavorato instancabilmente per raggiungere questo compromesso che diventerà realtà nel luglio 2024 e avrà un impatto positivo sui costi dei medicamenti. In secondo luogo, tutti e quattro i partner tariffali (curafutura, FMH, H+ e Santésuisse) hanno accettato il tariffario delle prestazioni mediche ambulatoriali TARDOC. Le due domande di approvazione –  per il tariffario per singole prestazioni e per i forfait ambulatoriali – sono state inoltrate e sono sul tavolo della nuova responsabile del DFI, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider. Sarà lei a dover esaminare nel corso del primo semestre 2024 questi due dossier, che incidono per 13 miliardi di franchi sui costi dell’AOMS, per poi sottoporli per decisione al Consiglio federale. L’obiettivo è di introdurre il nuovo tariffario il 1° gennaio 2025, come d’altronde pianificato congiuntamente dai partner tariffari.

La nuova ministra della sanità Elisabeth Baume-Schneider non potrà permettersi di tergiversare. Ci auguriamo che porti avanti ciò che è stato avviato ma che ha ancora trovato un esito positivo. Auspichiamo inoltre che Baume-Schneider definisca chiaramente le condizioni quadro necessarie per raggiungere gli obiettivi evitando adeguamenti costanti in corso d’opera. Da parte nostra, ci riproponiamo di avviare uno scambio regolare con gli attori principali della sanità con l’unico obiettivo di instaurare una collaborazione costruttiva per raggiungere insieme a loro, alla politica e al DFI/UFSP le migliori soluzioni possibili per tutta la popolazione svizzera.

curafutura continuerà a svolgere un ruolo attivo e a fare ciò che sa fare meglio: lavorare in modo mirato e costruttivo nell’interesse del sistema sanitario. Ci impegniamo affinché la sanità svizzera mantenga lo stesso livello qualitativo o lo aumenti, garantendo premi accessibili e la piena soddisfazione dei pazienti e degli assicurati.

Auguro a tutti Buone Feste e soprattutto tanta salute, il nostro bene più prezioso.