Pianificazione ospedaliera intercantonale: definizione delle competenzei

Berna/ , 17 Settembre 2024

DI COSA SI TRATTA

Secondo la Costituzione federale, spetta ai Cantoni garantire alla popolazione l’accesso all’assistenza sanitaria. La legge sull’assicurazione malattie (LAMal) prevede che nell’ambito della loro pianificazione ospedaliera i Cantoni gestiscano le autorizzazioni degli ospedali a esercitare a carico dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) sulla base di elenchi e di mandati di prestazione. I criteri di pianificazione sono definiti nell’ordinanza sull’assicurazione malattie (OAMal). La legge stabilisce inoltre che i Cantoni sono tenuti a coordinare le loro pianificazioni in modo da evitare un eccesso di offerta, contenere i costi e garantire la qualità necessaria. Finora, però, non c’è stata una vera pianificazione regionale che prevedesse il coordinamento dell’offerta oltre i confini cantonali nell’ambito di regioni di pianificazione (che in genere comporta la rinuncia a determinate offerte). L’insufficiente definizione delle competenze nella pianificazione ospedaliera è da tempo oggetto di interventi parlamentari a livello federale. La recente mozione 24.3505 chiede per esempio di modificare le basi legali e costituzionali in modo che la pianificazione ospedaliera venga attuata dalla Confederazione in stretta collaborazione con i Cantoni, che potranno esercitare la massima influenza, anche se l’ultima decisione dovrebbe spettare alla Confederazione.

POSIZIONE DI CURAFUTURA

Pur approvando e sostenendo gli sforzi politici volti a favorire la pianificazione ospedaliera intercantonale, curafutura respinge gli interventi parlamentari che puntano a una centralizzazione. L’approccio top-down proposto, che prevede la pianificazione ospedaliera centralizzata e l’attribuzione dei mandati di prestazione agli ospedali da parte della Confederazione non è appropriato. Comporta infatti un massiccio aumento della regolamentazione, non considera le specificità regionali, viola il principio dell’equivalenza fiscale ed  è in contrasto con quanto sancito dalla Costituzione federale.

MOTIVAZIONE

(1)    Mancanza di coordinamento intercantonale

In linea di principio, curafutura sostiene l’esigenza di fondo di basare la pianificazione ospedaliera su criteri quali i flussi di pazienti intercantonali, la concorrenza a livello di qualità o le reti di cure integrate. Ritiene infatti che sia l’unico modo per garantire un’assistenza sanitaria di qualità e conforme ai bisogni ed evitare eccessi di offerta dovuti a doppioni o lacune a livello regionale. Un migliore coordinamento della pianificazione ospedaliera sul piano intercantonale permette di ridurre i costi della sanità.

Sebbene la legge stabilisca che i Cantoni siano tenuti a coordinare le loro pianificazioni, finora ciò non è avvenuto. Sono state promosse iniziative di pianificazione regionali ma tutte limitate a una programmazione congiunta (previsione del bisogno) senza una vera e propria attribuzione coordinata e armonizzata dei mandati di prestazione all’interno di una regione di pianificazione (che in genere comporta anche la rinuncia a determinate offerte). Anziché contribuire al contenimento dei costi, la pianificazione ospedaliera finora messa in atto dà luogo a una distorsione della concorrenza e provoca l’effetto contrario, visto che, di norma, la mancanza di coordinamento genera una sovraccapacità che, a sua volta, viene finanziata da un eccesso di prestazioni.

La revisione dell’ordinanza sull’assicurazione malattia entrata in vigore il 1° gennaio 2022 ha rafforzato il coordinamento intercantonale (art. 58e OAMal) e ha introdotto un nuovo diritto di ricorso per gli assicuratori a partire dal 1° gennaio 2024. Secondo curafutura, tuttavia, queste misure non sono sufficienti per ottenere una pianificazione ospedaliera intercantonale adeguata ed efficace.

(2)    La pianificazione ospedaliera deve restare di competenza dei Cantoni

curafutura ritiene che la pianificazione ospedaliera e l’attribuzione dei mandati di prestazione debbano restare di competenza dei Cantoni. L’approccio top-down proposto, che prevede la pianificazione ospedaliera centralizzata e l’attribuzione dei mandati di prestazione agli ospedali da parte della Confederazione, è contrario alla tradizione federalista della Svizzera. I Cantoni sono responsabili dell’assistenza sanitaria e la pianificano. L’organizzazione dell’assistenza sanitaria deve tenere conto delle esigenze regionali e geografiche. Un sistema centralizzato non considera in misura sufficiente tali esigenze e induce un aumento della regolamentazione senza portare i benefici attesi. Una pianificazione ospedaliera a cura della Confederazione violerebbe inoltre il principio dell’equivalenza fiscale secondo cui paga chi comanda (o comanda chi paga). Secondo tale principio, nell’ambito di un compito statale la cerchia dei beneficiari deve coincidere con quella dei responsabili dei costi e delle decisioni. Se l’equivalenza fiscale non è rispettata, aumenta il rischio di una fornitura subottimale di beni e servizi pubblici.

Per curafutura, tuttavia, è imperativo sviluppare ulteriormente l’attuale assetto delle competenze nel campo della pianificazione ospedaliera. I Cantoni devono essere maggiormente vincolati a pianificare l’assistenza sanitaria a livello sovraregionale e, su tale base, coordinare i mandati di prestazione degli ospedali e attribuirli all’interno di una regione sanitaria intercantonale. curafutura ritiene inoltre appropriato che, in virtù del principio di sussidiarietà, la Confederazione intervenga in seconda battuta facendosi carico di questi compiti se i Cantoni non li svolgono.