Pietra miliare nel contenimento dei costi a un passo dalla conclusione

Berna/ , 10 Dicembre 2024

Un passo importante per contrastare l’aumento dei costi nel sistema sanitario sta per essere concluso: anche il Consiglio nazionale intende strutturare il secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi in modo tale da consentire ogni anno risparmi veramente significativi nell’ambito dei costi sanitari. Questo soprattutto grazie agli sconti sulla quantità introdotti dal Consiglio degli Stati per i medicamenti caratterizzati da un grande volume di mercato che da soli ridurranno i costi dei medicamenti di 300-400 milioni all’anno. Inoltre, il Consiglio nazionale si oppone giustamente di nuovo in maniera chiara al nuovo fornitore di prestazioni «Reti di assistenza coordinata» che fa lievitare i costi e vanificherebbe nuovamente l’effetto di contenimento dei costi del pacchetto. Il Consiglio degli Stati dovrebbe ora approvare anche da parte sua questa cancellazione, appianando così l’ultima grande divergenza sul pacchetto.

Il chiaro sì del Consiglio nazionale (148 voti a favore) agli sconti sulle quantità per i medicamenti ad alto fatturato è un importante passo verso l’adozione del secondo pacchetto di misure.

In questo modo viene resa possibile la tanto attesa riforma del sistema di fissazione dei prezzi e di omologazione in materia di medicamenti: sconti sulla quantità per i farmaci blockbuster caratterizzati da un grande volume di mercato (modelli di ripercussione sui costi) che frenano in modo duraturo il rapido aumento dei costi dei medicamenti. Allo stesso tempo, un rimborso provvisorio dei medicamenti consente di accedere rapidamente a terapie innovative ma spesso costose.

 «Lo sgravio per chi paga i premi tramite sconti sulla quantità per i medicamenti con un grande volume di mercato rappresenta una svolta. Da anni ci impegniamo per questo importante passo verso il contenimento dei costi», afferma Pius Zängerle, direttore di curafutura.

Soprattutto per i medicamenti «blockbuster» con un grande volume di mercato, come ad esempio le iniezioni per perdere peso, manca oggi un meccanismo per attenuare in modo duraturo le loro ripercussioni sui costi per l’intero sistema sanitario. Per questo sono necessarie riduzioni automatiche dei prezzi per medicamenti di questo tipo, non appena il loro fatturato supera una determinata soglia (ad es. 20 milioni di franchi). In questo modo si dovrebbero risparmiare circa 300-400 milioni di franchi all’anno.

Oltre a questa riforma, il pacchetto contiene anche molte misure positive minori. Si vuole ad esempio consentire agli assicuratori malattia di informare i propri assicurati sulla possibilità di risparmiare sui medicamenti, ad esempio sostituendo un preparato originale con un generico o un biosimilare, senza limitare per questo la libertà terapeutica della medicina. In questo senso è corretta l’aggiunta del Consiglio nazionale, secondo cui queste informazioni possono – con il consenso dei pazienti – essere trasmesse anche direttamente ai loro medici. Anche qui si dovrebbero ottenere dei risparmi.

Il Consiglio nazionale ribadisce invece la necessità di cancellare dal pacchetto il nuovo fornitore di prestazioni «Reti di assistenza coordinata». Quest’ultimo aumenterebbe significativamente i costi con oneri amministrativi, sconti sulle franchigie e ostacoli all’innovazione, vanificando così l’efficacia del pacchetto. Inoltre, il 24 novembre il popolo ha approvato il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie (EFAS) sostenendo un importante passo di riforma per la promozione delle cure integrate. L’attuazione di questa riforma è ormai imminente e occorre evitare che il suo immenso potenziale venga ostacolato e sminuito da inutili misure amministrative. È quindi giusto che il Consiglio nazionale si sia nuovamente opposto a questa misura con 113 voti.

Spetta ora al Consiglio degli Stati non insistere su questa rigida sovraregolamentazione, ma puntare sulla forza innovativa del settore sanitario, che da tempo promuove l’assistenza coordinata in altri modi.