Diminuzione dei premi dello 0,2%: curafutura saluta positivamente la stabilizzazione dei premi per il quarto anno consecutivo

28 Settembre 2021

I premi diminuiranno dello 0,2% nel 2022. curafutura saluta positivamente questa evoluzione che conferma la stabilizzazione osservata negli ultimi tre anni (+1,2% nel 2019, +0,2% nel 2020, + 0,5% nel 2021). Per non rallentare la tendenza osservata, occorre realizzare in tempi brevi le riforme urgenti che interessano il sistema sanitario, come l’introduzione del nuovo tariffario medico TARDOC e il finanziamento uniforme delle cure ambulatoriali e stazionarie (EFAS).

Il Dipartimento federale dell’interno ha annunciato martedì una diminuzione dei premi dello 0,2 % per l’anno 2022. L’evoluzione positiva conferma la tendenza osservata negli ultimi anni verso una stabilizzazione dei premi. Inoltre gli assicuratori procederanno ad una restituzione volontaria delle riserve di 380 milioni di franchi. Sommando la diminuzione dei premi alla restituzione delle riserve si ottiene una diminuzione dell’onere legato ai premi del 1,3%.

La stabilizzazione dei premi osservata dal 2019 e la diminuzione dei premi nel 2022 non deve farci dimenticare che sono ancora necessarie riforme per migliorare l’efficienza del sistema sanitario. Senza contromisure, i premi ricominceranno ad aumentare. Innanzitutto è imperativo concludere rapidamente la riforma legata al finanziamento uniforme delle cure ambulatoriali e stazionarie. Essa permetterà di trasferire prestazioni mediche verso il settore ambulatoriale e di risparmiare circa 1 miliardo di franchi all’anno.

Anche il tariffario medico deve essere finalmente aggiornato grazie al nuovo tariffario TARDOC. Attualmente circa un terzo dei premi è calcolato in base al tariffario Tarmed, oramai obsoleto. Questo conduce ad uno spreco finanziario considerevole e crea falsi incentivi a livello medico, a scapito dei pazienti. Infine, nel settore dei farmaci è fondamentale aumentare l’uso di generici e di biosimilari. La soluzione è conosciuta da tempo, ma non ancora applicata: occorre rivedere le disposizioni sui margini di distribuzione. Nel sistema attuale i fornitori di prestazioni hanno infatti un incentivo finanziario diretto a prescrivere preparati originali, che sono più costosi, rispetto a generici o biosimilari. Questo spiega che il tasso di sostituzione sia così basso in Svizzera.