Ricorso delle due associazioni degli assicuratori malattia contro l’attribuzione di un mandato di prestazioni nel settore della cardiochirurgia nella Svizzera orientale
Berna/ , 22 Aprile 2024L’autorizzazione di un ulteriore cardiocentro riduce la qualità delle cure e spinge al rialzo i costi.
Il 5 marzo 2024, i Cantoni di Appenzello Esterno, Appenzello Interno e San Gallo hanno attribuito all’Ospedale cantonale di San Gallo un medesimo mandato di prestazioni nel settore della cardiochirurgia. curafutura e santésuisse si oppongono a questa decisione e hanno inoltrato ricorso al Tribunale amministrativo federale per ottenerne l’annullamento. Con un cardiocentro supplementare il numero di casi trattati si riduce, con conseguenze negative sulla qualità delle cure e un aumento dei costi a carico degli assicurati.
In veste di rappresentanti degli assicurati, gli assicuratori malattia si aspettano che i Cantoni pianifichino l’offerta ospedaliera con oculatezza e nel rispetto dei requisiti di legge in materia di coordinamento intercantonale, economicità e qualità. Sotto questo aspetto le due associazioni di categoria curafutura e santésuisse ritengono incomprensibile la decisione di attribuire all’Ospedale cantonale di San Gallo un mandato in sei gruppi di prestazioni della cardiochirurgia, tanto più che la densità di cardiocentri in Svizzera risulta quasi doppia rispetto a quella dei Paesi vicini. Già oggi, alcuni dei 16 cardiocentri esistenti non raggiungono il numero minimo di casi raccomandato dalla Società europea di cardiochirurgia e cardiologia. Un basso numero di casi trattati comporta generalmente una riduzione della qualità delle cure e un rischio supplementare per i pazienti. Avvalendosi della possibilità di ricorso prevista dalla LAMal dal 1° gennaio 2024 (vedi riquadro), curafutura e santésuisse hanno impugnato le decisioni cantonali dinanzi al Tribunale amministrativo federale.
Riesame della situazione
curafutura e santésuisse chiedono che i mandati di prestazioni attribuiti il 5 marzo 2024 all’Ospedale cantonale di San Gallo nel settore della cardiochirurgia siano revocati o che il Tribunale amministrativo federale respinga la decisione di riesame in ragione dell’accertamento insufficiente della fattispecie.
Offerta di cardiochirurgia sufficiente
Le due associazioni di categoria giustificano la loro posizione argomentando che nella Svizzera orientale e nella città di Zurigo esiste già un’offerta cardiochirurgica. I Governi cantonali di San Gallo, Appenzello Interno e Appenzello Esterno hanno privilegiato gli interessi della propria direzione ospedaliera piuttosto che quelli degli assicurati che saranno in definitiva chiamati a sostenere i costi dell’ampliamento delle prestazioni. La decisione è incomprensibile soprattutto perché i pazienti possono essere curati nei reparti di cardiochirurgia dell’Herz-Neuro-Zentrum Bodensee AG di Münsterlingen, della Klinik Hirslanden di Zurigo e dell’Ospedale universitario di Zurigo/Triemli, tutti raggiungibili in non più di un’ora di viaggio. I Governi dei tre Cantoni non hanno tenuto conto di questo aspetto e hanno attribuito il mandato di prestazioni all’Ospedale cantonale di San Gallo. Entrambe le associazioni sono del parere che, relativamente all’apertura di un ulteriore cardiocentro a San Gallo, il coordinamento intercantonale non rispetti il criterio previsto dalla legge sull’assicurazione malattie. In particolare, alla creazione di nuove capacità non è stata attribuita la dovuta importanza in virtù della LAMal, così come non è stato sufficientemente considerato il criterio dell’economicità. Non servono ulteriori capacità in questo settore (soprattutto perché devono ancora essere create e questo comporta costi aggiuntivi) perché l’infrastruttura è sufficiente, c’è una carenza di manodopera qualificata e per motivi di coordinamento (che dev’essere effettuato da Zurigo). Per di più, negli altri cardiocentri si registrerebbe una diminuzione degli interventi di cardiochirurgia, con conseguente aumento dei costi. Un nuovo centro specializzato in cardiochirurgia porterebbe a una diminuzione della qualità: già oggi in vari ospedali non viene raggiunto il numero minimo di casi richiesto .
Nel rapporto finale di pianificazione, i Governi dei tre Cantoni non hanno considerato i timori degli assicuratori malattie o lo hanno fatto solo superficialmente. curafutura e santésuisse hanno deciso di avvalersi per la prima volta del nuovo diritto di ricorso come chiaro segnale in difesa degli assicurati.
Dal 1° gennaio 2024, le organizzazioni degli assicuratori malattie sono legittimate ai sensi dell’art. 53 cpv. 1bis LAMal a inoltrare ricorso in materia di pianificazione ospedaliera per tutelare gli interessi dei propri membri. |