Finanziamento uniforme EFAS: occorre porre un termine alla situazione di stallo che va a scapito degli assicurati. Il Consiglio degli Stati è chiamato ad agire

Berna/ , 20 Ottobre 2023

EFAS migliora il nostro sistema sanitario. Permette non solo di uniformare il finanziamento ma anche di contenere i costi in misura significativa. Su questo punto curafutura, altri 22 attori del sistema sanitario e il Consiglio federale sono d’accordo. Affinché la riforma vada a buon fine, serve una soluzione snella che non preveda un doppio controllo delle fatture. Sono inoltre necessarie condizioni quadro affidabili per l’integrazione delle cure.

In attesa del Parlamento dal 2009, l’EFAS deve ora tagliare il traguardo.

La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) non intende allinearsi alle decisioni del Consiglio nazionale e mantiene la propria posizione: nel settore ospedaliero le fatture dovranno essere controllate non solo dagli assicuratori ma anche dai Cantoni. La CSSS-S prevede inoltre che l’integrazione delle cure in EFAS avverrà dopo un periodo fisso di sette anni e questo anche se i dati disponibili non saranno sufficienti.

Se così fosse, il progetto di riforma perderebbe efficienza proprio a causa del controllo delle fatture, che è il compito chiave degli assicuratori. Inoltre, il Consiglio degli Stati sta prendendo rischi inutili che andranno a scapito degli assicurati: vuole infatti integrare le cure di lunga durata in EFAS senza indicare chiaramente le condizioni da soddisfare affinché ciò sia possibile. Pius Zängerle, direttore di curafutura, spera vivamente che il Consiglio degli Stati cambi idea. L’atteggiamento irremovibile della commissione svilisce l’essenza e la sostanza di EFAS. Pius Zängerle auspica un chiaro miglioramento del sistema rispetto allo status quo e un reale contenimento dei costi, anche in vista del dibattito al Consiglio degli Stati durante la sessione invernale.

Anziché consentire un passo avanti importante su questa riforma del sistema sanitario, la più importante dall’introduzione della legge sull’assicurazione malattie, la sessione invernale rischia di essere teatro di un dibattito difficile e di sfociare in un compromesso annacquato tra i membri del Parlamento che verrà eletto in ottobre.

23 associazioni si schierano a favore di EFAS

EFAS dà la spinta necessaria all’ambulatorizzazione delle prestazioni, auspicata e più che necessaria. Contribuisce a contenere i costi sanitari visto che le cure ambulatoriali costano molto meno di quelle stazionarie. Alcuni studi prevedono un potenziale di contenimento dei costi compreso tra 1 e 3 miliardi di franchi. Inoltre, EFAS permette di eliminare un difetto sistemico, noto da tempo, che induce decisioni sbagliate nella scelta del regime di cura. Proprio per questo EFAS gode di ampio supporto: 23 importanti associazioni del settore sostengono EFAS e appoggiano l’integrazione delle cure, a condizione che le condizioni quadro siano vincolanti e che vi sia chiarezza e trasparenza sui costi coperti dall’AOMS.

curafutura si appella quindi a entrambe le Camere affinché optino per una soluzione snella e condizioni quadro chiare per l’integrazione delle cure. A dibattere per primo sul progetto sarà il nuovo Consiglio degli Stati. Secondo curafutura, le probabilità di giungere a una soluzione che offra gli effetti finanziari auspicati restano intatte. Nel dibattito al Consiglio nazionale tenutosi durante la sessione autunnale la volontà di concludere rapidamente la riforma era evidente. Se ciò avvenisse anche in seno al Consiglio degli Stati sarebbe un grande passo avanti. La politica lancerebbe un segnale importante alla popolazione: riformare il sistema sanitario in modo efficace è possibile nonostante il catastrofismo dilagante.