Revisione dei margini di distribuzione dei medicamenti: un successo che preannuncia lo sblocco delle riforme del sistema sanitario?

21 Dicembre 2023

Chi la dura, la vince. Stavolta ci siamo davvero: il Consiglio federale ha approvato la revisione dei margini di distribuzione dei medicamenti (parte propria) che favorirà l’uso dei generici e dei biosimilari, attualmente ancora poco diffusi in Svizzera. Si tratta di un successo particolarmente importante per curafutura, che fin dall’inizio si è battuta per questa riforma. Un percorso irto di ostacoli fino alla fine. La revisione ha infatti rischiato di fallire anche a causa della posizione delle associazioni dei consumatori, che hanno fatto slittare di sei mesi l’entrata in vigore, ovvero al 1° luglio 2024. Quali conseguenze avrà questo ritardo per gli assicurati? E quale impatto avrà la riforma sul lungo periodo?

I generici immessi sul mercato devono costare dal 20% al 70% in meno rispetto ai preparati originali. Il potenziale di risparmio è immenso.

Prima di guardare al futuro, è bene fermarsi un attimo per contestualizzare il risultato ottenuto, ripercorrendo il percorso e la tortuosa cronologia di questa importante riforma. Già nel 2009, la Consigliera agli Stati Verena Diener aveva segnalato in una mozione il problema dei margini di distribuzione dei medicamenti. Per oltre dieci anni la mozione, approvata dal Parlamento nello stesso anno, è rimasta lettera morta. Nel 2020, il Parlamento ha adottato altre mozioni che incaricavano il Consiglio federale di rivedere i margini di distribuzione.

Negli ultimi sette anni, curafutura si è impegnata con grande determinazione per trovare una soluzione con i farmacisti (pharmaSuisse), i medici (H+/APA) e gli ospedali (H+) in stretta collaborazione con il DFI. Nell’autunno 2022, la svolta decisiva: il nuovo sistema di margini è stato negoziato e accettato dai principali attori. La bozza è però rimasta nel cassetto del DFI per un anno.

Battuta d’arresto inaspettata nel settembre 2023

Nel settembre 2023, quando ormai si pensava che l’approvazione della revisione da parte del Consiglio federale fosse cosa fatta, c’è stata una battuta d’arresto. Due organizzazioni di consumatori (la SKS e la FRC) e altri attori hanno criticato un elemento fondamentale della riforma, ossia l’aumento del margine per i medicamenti a basso prezzo, una misura inevitabile per ridurre la progressività dei margini (tra farmaci economici e farmaci costosi) senza compromettere l’intero sistema di distribuzione.

Il DFI ha organizzato una nuova tavola rotonda per ascoltare le rivendicazioni delle due organizzazioni e far confluire le loro proposte nella discussione. E qui è arrivata un’altra sorpresa: le due organizzazioni non hanno presentato al DFI nessuna nuova proposta ma un modello che prevedeva lo stesso aumento dei margini – con una precisione dell’ordine del centesimo – per i medicamenti più economici. Alla luce di ciò, la riforma è stata adottata dal Consiglio federale l’8 dicembre 2023. Una data che entrerà nella storia della LAMal.

Gli assicurati dovranno restare vigili per altri sei mesi

La revisione dei margini di distribuzione entrerà in vigore il 1° luglio 2024, sei mesi dopo la data inizialmente prevista in settembre 2023. Questo dettaglio non è privo di conseguenze per i consumatori che le due organizzazioni affermano di voler difendere. Altre misure adottate dal Consiglio federale il 22 settembre entreranno infatti in vigore già il 1° gennaio 2024, in particolare l’aumento dell’aliquota differenziata di partecipazione ai costi dei medicamenti.

Dal 1° gennaio 2024, i pazienti che acquistano preparati originali costosi per i quali è disponibile un generico equivalente meno caro dovranno pagare una partecipazione ai costi del 40 % anziché l’attuale 20 % (per le spese che superano la franchigia fino a un massimo di 700 franchi). Poiché la revisione dei margini di distribuzione entrerà in vigore solo il 1° luglio 2024, i farmacisti, i medici e i servizi ospedalieri ambulatoriali avranno ancora per 6 mesi un incentivo a dispensare i preparati originali anziché i generici o i biosimilari. Gli assicurati devono quindi restare vigili e prendere l’abitudine di chiedere sempre se il medicamento prescritto è un generico.

Impatto globale della riforma: risparmi a breve e a lungo termine

Dal 1° luglio 2024, la revisione dei margini e quella dell’aliquota differenziata di partecipazione ai costi porteranno all’aumento dell’uso dei generici e dei biosimilari: i margini di distribuzione agiscono a livello dei fornitori di prestazioni che dispensano medicamenti, mentre l’aliquota differenziata sugli assicurati.

La revisione dei margini di distribuzione comporterà da sola un risparmio immediato di 60 milioni di franchi all’anno che corrispondono alla riduzione del volume totale dei margini di distribuzione ottenuti dai fornitori di prestazioni. Inoltre, la crescente sostituzione dei preparati originali con i generici consentirà risparmi indiretti per diverse centinaia di milioni di franchi all’anno grazie all’incentivo meno interessante e all’aumento delle differenze di prezzo tra gli originali da un lato e i generici e i biosimilari dall’altro.

curafutura prevede di istituire un sistema di monitoraggio per controllare gli effetti della riforma. Se si considerano gli attuali sprechi finanziari, il potenziale di risparmio è enorme. Si stima infatti che la percentuale di utilizzo dei generici in Svizzera sia di circa il 25 %, mentre in Germania sfiora l’80 %.