Revisione del tariffario delle prestazioni mediche: fine dell’odissea?

15 Dicembre 2022

La creazione dell’organizzazione per le tariffe mediche ambulatoriali è un passo avanti decisivo.

Presto in un porto sicuro? «L’imbarco di Ulisse», Claude Lorrain, 1646.

L’odissea della revisione del TARMED sta per finire? Noi ci crediamo! Anche se il periplo è durato il doppio rispetto a quello di Ulisse, la meta sembra ormai vicina. Con la creazione, il 15 novembre scorso, della nuova organizzazione per le tariffe mediche ambulatoriali (OAAT), la revisione del tariffario medico ha infatti segnato un passo avanti decisivo.

Gli scettici potranno obiettare che si tratta solo di un canto delle sirene, un episodio che va ad aggiungersi a una lunga serie di eventi, ciascuno definito come decisivo. Tuttavia, c’è una differenza importante: l’OAAT ha fissato un calendario chiaro e vincolante, accettato da tutti i partner tariffali.

L’obiettivo è fare entrare in vigore il nuovo tariffario il 1° gennaio 2025, un obiettivo per così dire «scolpito nella pietra» in quanto sancito da una convenzione che va ad aggiungersi ai documenti fondativi dell’organizzazione. La definizione di un calendario è un elemento importante che finora mancava. La mancanza di un orizzonte temporale chiaro lasciava all’UFSP, al DFI, al Consiglio federale e ai partner tariffali un ampio margine di manovra per chiedere adeguamenti alle basi su cui poggia TARDOC. E visto che l’hanno fatto ripetutamente, la revisione del TARMED è stata rinviata più volte.

La prospettiva di lavorare con nuove tariffe ambulatoriali a partire dal 1° gennaio 2025 è quindi da considerarsi un grande passo avanti. Se è vero che perdiamo un anno rispetto all’entrata in vigore auspicata per il 2024, è altrettanto vero che ne guadagniamo parecchi se consideriamo il rischio che la revisione potrebbe restare bloccata.

Una mappa con due scenari

Oltre a definire un calendario, l’organizzazione per le tariffe mediche ambulatoriali fornisce una chiarificazione fondamentale, ossia una «mappa» che permette di evitare gli scogli e definisce gli scenari che potrebbero portare alla revisione del TARMED.

Il primo scenario prevede la presentazione simultanea del TARDOC e degli importi forfettari ambulatoriali al Consiglio federale per approvazione. Ciò implica che gli importi forfettari siano pronti entro il 30 giugno 2023 e che siano approvati e riconosciuti dai partner tariffali, come stabilito nella convenzione menzionata sopra.

Se gli importi forfettari non saranno pronti entro il 30 giugno 2023, scatterà il secondo scenario che prevede di sottoporre al Consiglio federale solo il TARDOC.

In entrambi i casi, la revisione del tariffario medico entrerebbe in vigore il 1° gennaio 2025. La definizione di questi due scenari garantisce la complementarità delle tariffe e crea le condizioni quadro per permettere ai partner tariffali di concentrarsi sul proprio lavoro.

TARDOC: adeguamenti per soddisfare le condizioni poste dal Consiglio federale

È esattamente ciò che stiamo facendo insieme alla FMH e alla CTM: stiamo completando la domanda di approvazione aggiungendo gli elementi richiesti dal Consiglio federale nella lettera del 3 giugno 2022.

Le condizioni poste concernono due dimensioni. La prima interessa la neutralità dei costi. Il Consiglio federale ha confermato il metodo proposto, ma chiede che la fascia di variazione dei costi (corridoio) sia più stretta. Questo significa che l’aumento massimo dei costi passerà dal +3% al +2-2,5% all’anno.

La seconda condizione interessa lo sviluppo di TARDOC dopo la sua entrata in vigore. Il Consiglio federale chiede che vengano sviluppate diverse varianti che indichino quali progetti di miglioramento implementare dopo l’entrata in vigore e entro quale orizzonte temporale.

I lavori sono già a buon punto e i partner tariffali saranno in grado di presentare la nuova versione entro i termini stabiliti in vista dell’approvazione.

Porto sicuro in vista?

Per riassumere: la creazione, il 15 novembre 2022, dell’organizzazione per le tariffe mediche ambulatoriali (OAAT) e le precisazioni fornite al Consiglio federale sulle condizioni poste per l’approvazione del TARDOC il 3 giugno 2022 offrono – finalmente! – un quadro chiaro e regole semplici per procedere alla revisione del TARMED. In altre parole, la meta è vicina.

Naturalmente resteremo vigili per reagire qualora Poseidone, Eolo o l’autorità competente per l’approvazione dovessero scatenare una tempesta o cercare di cambiare le regole del gioco all’ultimo momento. Gli dei, si sa, sono capricciosi. Ma stavolta sembra proprio – lo diciamo con la dovuta cautela – che presto approderemo in un porto sicuro.