Riserve: la commissione del Consiglio degli Stati dice no alla sovraregolamentazione
Berna/ , 31 Marzo 2022In occasione dell’ultima annuncio dei premi, gli assicuratori malattia hanno ridotto volontariamente le loro riserve. Attualmente, le riserve nell’assicurazione di base coprono quattro mesi di spese, un livello considerato adeguato e che non giustifica una regolamentazione supplementare. curafutura accoglie quindi con favore la decisione della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati, che ha respinto un’iniziativa parlamentare volta a fissare un limite massimo vincolante per le riserve.
Le riserve degli assicuratori malattie garantiscono la stabilità finanziaria del sistema sanitario e permettono di rimborsare le prestazioni di cura in qualsiasi momento. Non è quindi opportuno volerle ridurre a ogni costo. Tuttavia, l’iniziativa parlamentare Nantermod (20.463) aveva proposto di limitarle a un tetto massimo – e non più minimo come finora – del 150 per cento del coefficiente di solvibilità. Una proposta problematica sia per la stabilità del sistema (finanziamento delle prestazioni) sia per gli assicurati (aumenti dei premi).
Normativa già adeguata nel 2021
L’iniziativa parlamentare non tiene conto del fatto che la base giuridica (ordinanza sulla vigilanza sull’assi- curazione malattie, OVAMal) è già stata modificata nel giugno 2021 per permettere agli assicuratori di ri- durre in misura maggiore le riserve. Questa modifica ha abbassato il livello minimo delle riserve al 100 per cento del coefficiente di solvibilità e ha permesso maggiore flessibilità grazie alla possibilità per gli assicu- ratori di calcolare i premi riducendo al massimo i margini di calcolo.
curafutura è del parere che la modifica dell’ordinanza abbia finora dimostrato la propria efficacia e lo farà anche in futuro. A riprova, nell’ambito dell’approvazione dei premi 2022, gli assicuratori hanno ridotto su base volontaria le proprie riserve e hanno restituito 380 milioni di franchi agli assicurati direttamente (rimborso) o indirettamente (riduzione dei premi), permettendo così una lieve diminuzione del premio medio. Pertanto, non sono necessarie ulteriori modifiche a livello normativo.