Pianificazione ospedaliera (ambito stazionario)
Garantire alla popolazione l’accesso all’assistenza sanitaria è compito dei Cantoni. In un elenco ospedaliero indicano le strutture necessarie a coprire il fabbisogno di cure nel settore della medicina somatica acuta, della riabilitazione e della psichiatria. Nell’elenco possono figurare sia ospedali che hanno sede nel Cantone, sia ospedali di altri Cantoni. Con questo strumento, i Cantoni attribuiscono diversi mandati di prestazioni e autorizzano gli ospedali a fatturare le prestazioni all’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). Di norma, i Cantoni determinano il fabbisogno ogni 5-10 anni e stilano un nuovo elenco ospedaliero.
Per legge, i Cantoni sono tenuti a garantire il coordinamento nell’attribuzione dei mandati di prestazioni agli ospedali. Finora, però, l’attuazione di quest’obbligo è stata insufficiente, nonostante i reiterati inviti del legislatore a un maggior coordinamento tra fabbisogno di cure e attribuzione dei mandati di prestazioni. In questo contesto, il Parlamento ha deciso di concedere agli assicuratori malattie il diritto di ricorrere contro le decisioni di pianificazione ospedaliera a partire dal 2024.
curafutura accompagna e valuta le procedure di pianificazione ospedaliera e l’allestimento degli elenchi nei Cantoni e, dato il caso, prende posizione. Se nella sua decisione definitiva l’autorità di pianificazione non entra nel merito delle argomentazioni degli assicuratori, l’associazione può presentare un ricorso al Tribunale amministrativo federale. Link ai ricorsi pendenti.
Nel valutare la pianificazione e gli elenchi ospedalieri dei Cantoni, curafutura pone l’accento sui seguenti aspetti prioritari:
- Pensare in un’ottica di regioni sanitarie intercantonali: i flussi di pazienti non sono influenzati dai confini cantonali e bisogna evitare un eccesso di capacità.
- Rafforzare la qualità delle cure: sfruttare le sinergie, definire il numero minimo di casi e considerare il potenziale di concentrazione delle prestazioni.
- Promuovere le cure ambulatoriali (ambulatoriale prima di stazionario): trattare in regime stazionario solo i casi che non possono essere trattati in regime ambulatoriale.
- Esigere confronti intercantonali tra ospedali: chiedere confronti in relazione al tasso di ospedalizzazione, al grado di ambulatorizzazione, al numero minimo di casi e all’economicità e adottare eventuali misure.
curafutura si impegna attivamente anche nel settore della medicina altamente specializzata e in linea di principio sostiene la centralizzazione degli interventi soprattutto per motivi di qualità, efficienza ed economicità.