Consultazione sui medicamenti: un progetto che va nella giusta direzione
Berna/ , 30 Settembre 2022Gli svizzeri spendono troppo per i medicamenti e il mercato è in crescita. Attualmente i costi aumentano del 10%. La consultazione relativa ai medicamenti arriva al momento giusto. curafutura sostiene i principi di massima degli adeguamenti proposti dal Dipartimento federale dell’interno (DFI) sul contenimento dei costi, con un’eccezione: le disposizioni sui margini previste nella variante attuale sono ritenute insufficienti. curafutura ha lavorato dietro le quinte con altri attori della sanità e con il DFI per trovare una soluzione soddisfacente per tutti, e ci è riuscita. La proposta, approvata da curafutura, pharmaSuisse, FMH e H+, comporterà un risparmio di 60 milioni di franchi e favorirà un maggiore uso dei generici e dei biosimilari. Questo avrà un ulteriore impatto di centinaia di millioni di franchi sulla riduzione dei costi.
Le proposte di contenimento dei costi nel settore dei medicamenti sono importanti. Quelle presentate dal Dipartimento federale dell’interno nell’ambito della consultazione vanno nella giusta direzione, soprattutto per quanto riguarda i farmaci a brevetto scaduto. Tuttavia, curafutura deplora la mancanza di una volontà di riformare il sistema in modo da eliminare i falsi incentivi sul fronte dei margini. Per questo motivo, l’associazione, che raggruppa gli assicuratori CSS, Helsana, Sanitas e KPT, ha avviato negoziati insieme ai principali interessati (FMH, pharmaSuisse e H+) e al DFI per trovare una soluzione relativa ai margini che porti al contenimento dei costi.
Questo lavoro dietro le quinte è stato proficuo. Le parti interessate e il DFI sono riusciti a trovare una soluzione, che consente pur sempre un risparmio di 60 milioni di franchi e che porterà a un ulteriore contenimento dei costi per diverse centinaia di milioni di franchi. Questo perché, grazie a una maggiore neutralità a livello di incentivi, si favorisce una maggiore diffusione di generici e biosimilari. Si intende inoltre estendere la proposta di margini indifferenziati ai vari gruppi di principi attivi, affinché esplichino l’effetto atteso senza possibilità di elusione.
La nostra proposta: una soluzione adeguata e neutrale a livello di incentivi
La proposta corrisponde in alcuni punti importanti alle richieste della mozione 20.3936, adottata dal Parlamento, che indica la strada da seguire per contenere i costi dei medicamenti. Anziché l’attuale modello con sei diversi livelli di prezzo, in futuro ce ne saranno solo due. La novità più importante è che il margine, con una parte variabile più bassa, pari al 6%, è maggiormente indipendente dal prezzo di fabbrica (il tetto massimo del supplemento è fissato a 300 franchi).
Questa scelta riduce sensibilmente l’incentivo a dispensare il medicamento originale anziché un generico o biosimilare equivalente più economico. curafutura ritiene che questa proposta – insieme a margini privi di incentivi nello stesso gruppo di principi attivi – permetterà notevoli risparmi a medio termine.
Per curafutura, l’introduzione di una regola sulla differenza dei prezzi per i biosimilari è positiva, in quanto può consentire risparmi significativi per i farmaci dal costo elevato. Anche per i generici raccomanda una differenza di prezzo più elevata rispetto a quella proposta nell’ordinanza, poiché questi medicamenti in Svizzera costano molto di più che all’estero. L’adeguamento della franchigia differenziata appare quindi una soluzione efficace.
Ottimizzazione dell’assunzione dei costi in casi eccezionali
Anche per quanto riguarda la rimunerazione di medicamenti nel singolo caso (art. 71 a-d), la proposta va nella giusta direzione. L’obiettivo deve essere di garantire un accesso per quanto possibile equo ai medicamenti che promettono un elevato beneficio terapeutico contro una malattia che può avere esito letale o provocare danni gravi e cronici alla sua salute, ad esempio disabilità. Anche in questo caso, nella proposta messa in consultazione viene preso in considerazione e applicato per la prima volta il principio della convenienza economica. Secondo curafutura, gli sconti previsti all’articolo 71a-d sono giustificati dal fatto che i principi attivi sono utilizzati per un’indicazione diversa da quella prevista per la rimborsabilità da parte dell’assicurazione malattia.
Il principio di economicità va rispettato anche al di fuori del processo di ammissione nell’elenco delle specialità. curafutura si aspetta quindi che l’Ufficio federale della sanità pubblica garantisca la praticabilità degli sconti in quanto la rimunerazione ai prezzi «di vetrina» è esclusa e non è etica nei confronti degli assicurati. Se i punti indicati non verranno presi in considerazione, curafutura si opporrà a una riforma della rimunerazione nel singolo caso, preferendo mantenere lo status quo.