Controprogetto indiretto all’iniziativa per un freno ai costi: gli obiettivi di costo comporteranno una riduzione delle prestazioni a scapito degli assicurati

Berna/ , 14 Gennaio 2022

In data odierna la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale ha approvato il controprogetto indiretto all’iniziativa per un freno ai costi. curafutura respinge il meccanismo previsto perché ritiene che gli obiettivi di costi indurrebbero inevitabilmente un razionamento delle prestazioni sanitarie a scapito degli assicurati e metterebbero in pericolo le cure mediche di base. Occorre piuttosto portare avanti le altre riforme già ben avanzate o prossime all’approvazione, tra cui in particolare il tariffario medico ambulatoriale TARDOC e il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie EFAS.

Gli obiettivi di costo prevedono stanziamenti globali di bilancio (budget globali) per ogni settore di cura, un meccanismo che, nella pratica, porterebbe però inevitabilmente a un razionamento delle prestazioni. Una volta esaurito il budget globale in un settore, i fornitori di prestazioni sarebbero infatti costretti a rinunciare a determinati trattamenti o a rinviarli. Questo comporterebbe una disparità inaccettabile degli assicurati, a seconda che necessitino di cure mediche all’inizio o alla fine dell’anno.

Gli obiettivi di costo sono uno strumento troppo poco accurato per raggiungere l’obiettivo desiderato, ossia la riduzione delle prestazioni inutili e superflue. Una volta esauriti i budget globali, generano un razionamento generalizzato delle prestazioni senza permettere di distinguere tra ciò che è necessario ed efficiente e ciò che non lo è.

Gli obiettivi di costo sono inefficienti e non riducono i costi
Il meccanismo degli obiettivi di costo conferisce al Consiglio federale la competenza di fissare le tariffe nel caso in cui i budget globali siano superati. A questo proposito si fa notare che sono già molti i settori in cui i prezzi sono amministrati, per esempio quello dei medicinali e dei laboratori, e che in questi settori i costi aumentano di più rispetto a quelli in cui i prezzi e le tariffe sono fissati dagli attori nel quadro di un partenariato tariffale.

Gli obiettivi di costo comporterebbero inoltre un aumento della burocrazia, poiché sarebbero fissati per ogni settore e ogni Cantone in base a un approccio top-down, un approccio in netto contrasto con l’attuale partenariato tariffale. In altre parole, gli obiettivi di costo porterebbero a una statalizzazione della politica sanitaria.