Buone notizie per gli assicurati! Anche la Commissione della sanità del Consiglio nazionale è favorevole alla riduzione automatica dei prezzi dei medicamenti ad alto fatturato. Allineandosi al Consiglio degli Stati, ha confermato oggi l’inserimento dei modelli di impatto sul budget nel secondo pacchetto di misure di contenimento. Gli sconti sui prezzi dei farmaci «blockbuster» presentano un potenziale di risparmio dai 300 ai 400 milioni di franchi. Con questa decisione la Commissione vuole garantire che il pacchetto di misure contribuisca in modo effettivo e significativo a ridurre i costi.

Automatische Preissenkungen bei umsatzstarken Mediakmenten bieten ein Einsparpotenzial von 300 bis 400 Millionen Franken.

La decisione odierna della CSSS-N è un passo fondamentale per contenere a lungo termine il rapido aumento dei costi legati ai medicamenti e nel contempo accelerare l’accesso a terapie innovative spesso molto costose. «L’inserimento dei modelli di impatto sul budget è una svolta decisiva. Abbiamo lottato per anni a favore di questo passo importante che alleggerirà l’onere dei premi per gli assicurati», ha dichiarato Pius Zängerle, direttore di curafutura.

Soprattutto per i farmaci «blockbuster» con un fatturato elevato, come quelli contro il sovrappeso e l’obesità, non esiste un meccanismo che attenui l’impatto sui costi. Per questo è necessario introdurre sconti automatici sul volume che permetteranno di risparmiare dai 300 ai 400 milioni di franchi all’anno. Gli sconti verranno concessi automaticamente sui medicamenti il cui fatturato supera una determinata soglia (ad es. 20 milioni di franchi all’anno).

La Confederazione ha annunciato un nuovo aumento dei premi di cassa malati che per il 2025 sarà del 6 %. Di fronte a questa nuova stangata, la terza consecutiva, urge un intervento incisivo. La buona notizia è che i cittadini e le cittadine hanno in mano la chiave per cambiare le cose. Il 24 novembre 2024 saranno infatti chiamati alle urne e potranno dare il via libera alla riforma per il finanziamento uniforme delle prestazioni. Si tratta di una riforma importante che permette di ridurre i costi e il carico finanziario che grava sugli assicurati generando risparmi compresi tra 1 e 3 miliardi di franchi. Inoltre, coinvolge maggiormente i Cantoni nel finanziamento dell’assicurazione di base e riduce la parte delle prestazioni finanziata attraverso i premi. Questa riforma rafforza l’assistenza sanitaria perché accelera il trasferimento delle prestazioni dal settore stazionario a quello ambulatoriale, migliora il coordinamento tra i professionisti della salute ed evita i doppioni inutili e costosi.

La nuova impennata dei premi riflette l’evoluzione dei costi delle prestazioni sanitarie. Per questo è fondamentale agire sulle prestazioni per tenere i premi sotto controllo.

Il finanziamento uniforme delle prestazioni (EFAS) consente di risparmiare da 1 a 3 miliardi di franchi perché accelera il passaggio dal settore stazionario a quello ambulatoriale, dove gli interventi e i trattamenti costano meno, mantenendo invariata la qualità e migliorando il comfort per i pazienti. In questo settore la Svizzera ha accumulato un grosso ritardo: solo il 20 % degli interventi elettivi sono eseguiti in regime ambulatoriale, mentre in Paesi comparabili, come il Canada, questi trattamenti rappresentano l’80 % del totale. Il potenziale di risparmio è quindi enorme.

Il finanziamento uniforme migliora anche il coordinamento tra i professionisti della salute ed evita doppioni come pure esami e trattamenti non necessari. Questo, a sua volta, genera considerevoli risparmi e aumenta la sicurezza dei pazienti, per i quali l’eccesso di medicalizzazione rappresenta un rischio.

Votando a favore del finanziamento uniforme, le cittadine e i cittadini hanno la possibilità di fare qualcosa per ridurre i costi, alleggerire il carico finanziario che grava sugli assicurati e rafforzare l’assistenza sanitaria.

Pianificazione ospedaliera intercantonale

curafutura chiede anche un miglioramento della pianificazione ospedaliera. La Svizzera conta 278 ospedali. Troppi. Ogni anno gli assicurati pagano un prezzo elevato per quest’offerta eccessiva. La sovraccapacità degli ospedali viene infatti finanziata con trattamenti superflui, ossia trattamenti che vanno ben oltre quanto necessario dal punto di vista medico.

Per coordinare la pianificazione ospedaliera su base intercantonale, come d’altronde prescritto dalla legge, i Cantoni devono essere obbligati a pianificare l’offerta di cure a livello sovraregionale. A tal fine sono chiamati a coordinare e attribuire congiuntamente i mandati di prestazione agli ospedali all’interno di regioni ospedaliere sovracantonali.

Riduzione automatica dei prezzi dei farmaci blockbuster

Anche il settore dei farmaci presenta un grande potenziale di risparmio, visto che incide per quasi un quarto sui costi totali dell’assicurazione di base. curafutura chiede una riduzione automatica dei prezzi dei farmaci ad alto fatturato (oltre 20 milioni di franchi all’anno). Questa misura potrebbe generare un risparmio di 400 milioni di franchi all’anno. Il Parlamento ha la possibilità di confermarla nel secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi entro la fine dell’anno.

La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati ha respinto un intervento parlamentare che propone di vietare la pubblicità nell’assicurazione malattie di base. curafutura accoglie con soddisfazione la decisione della commissione di impedire l’abbandono della concorrenza sancita dalla LAMal. Il divieto di pubblicità non permette di conseguire risparmi. Limita in modo massiccio la libertà di scelta degli assicurati e la concorrenza nel settore. curafutura si appella alla commissione parallela del Consiglio nazionale, affinché riconsideri la sua decisione di accogliere l’intervento, adottata peraltro di stretta misura. È importante scongiurare le conseguenze negative che una limitazione della concorrenza potrebbe avere sull’innovazione, l’efficienza e la qualità del servizio alla clientela.

La Commissione della sanità del Consiglio degli Stati ha riconosciuto che questo attacco alla pubblicità equivale a un attacco alla concorrenza. Il marketing è essenziale per il funzionamento del mercato ed è una delle attività fondamentali di qualsiasi azienda. La pubblicità aumenta la pressione concorrenziale e ha quindi ricadute positive per i clienti. La concorrenza tra gli assicuratori è la forza trainante dell’innovazione, della varietà dell’offerta, dell’efficienza e della qualità del servizio alla clientela.

Costi di pubblicità: meno di 1 franco al mese per persona assicurata

L’iniziativa parlamentare suggerisce che il divieto di pubblicità nell’assicurazione malattie di base permette di conseguire importanti risparmi. È vero il contrario. I costi di pubblicità nell’assicurazione di base rappresentano solo lo 0,2 % dei premi, ossia meno di un franco al mese per persona assicurata. Il divieto di pubblicità nell’assicurazione malattie limiterebbe gli effetti positivi della concorrenza facendo aumentare i costi.

Per contenere i costi a lungo termine servono vere riforme

curafutura sostiene le vere riforme che possono contenere efficacemente e a lungo termine i costi della sanità, come il finanziamento uniforme EFAS (che permetterà di risparmiare da 1 a 3 miliardi di franchi all’anno) o la riduzione automatica dei prezzi dei farmaci blockbuster (risparmio pari a 400 milioni di franchi all’anno).

Una cassa malati unica uccide l’innovazione e l’efficienza senza incidere sui costi

Il divieto di pubblicità limita fortemente la concorrenza regolamentata tra gli assicuratori sancita dalla LAMal e spiana di fatto la strada al monopolio statale rappresentato dalla cassa unica. Tuttavia, poiché i costi amministrativi (compresi quelli pubblicitari pari allo 0,2 % del totale) rappresentano solo il 5 % dei costi complessivi dell’AOMS, una riforma di tipo organizzativo come quella di una cassa malati unica non avrebbe alcun impatto sul restante 95 %. Pertanto, nemmeno una cassa unica risolverebbe il problema dei costi della sanità.

Negli ultimi 12 mesi la spesa per i medicamenti nell’assicurazione malattie di base è aumentata al di sopra della media superando i 1000 franchi all’anno per persona assicurata. Una ragione in più perché il Parlamento adotti il secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi che prevede in particolare riduzioni automatiche dei prezzi per i medicamenti ad alto fatturato.

 Negli ultimi 12 mesi la spesa per i medicamenti è aumentata del 3,4%, ossia ben oltre l’aumento medio a lungo termine dei costi dell’assicurazione obbligatorie delle cure medico-sanitarie (AOMS) pari al 2,7%. La spesa per i farmaci rappresenta quasi un quarto della spesa complessiva dell’assicurazione di base.

Risparmio annuo di 400 milioni di franchi

Nell’imminente sessione autunnale il Parlamento discuterà sulle divergenze relative al secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi nella LAMal. curafutura si appella al Consiglio nazionale affinché si allinei alla posizione della Camera alta e includa nel pacchetto i cosiddetti modelli di costo (art. 52e disegno LAMal), ossia riduzioni automatiche di prezzo (sconti sul volume) per i medicamenti ad alto fatturato.
Soprattutto per i farmaci «blockbuster» con un elevato potenziale di mercato, come quelli contro il sovrappeso e l’obesità, non esiste un meccanismo che attenui l’impatto sui costi. Per questo motivo è necessario introdurre sconti automatici sul volume. Da questa misura l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) si aspetta risparmi dell’ordine di 400 milioni di franchi all’anno.

Riduzione dei premi a lungo termine

Si tratta di un passo fondamentale per poter contenere a lungo termine il rapido aumento dei costi legati ai medicamenti e nel contempo accelerare l’accesso a terapie innovative spesso molto costose. Uno studio sull’impatto finanziario dei farmaci (budget impact) mostra che gli sconti automatici sono la soluzione più convincente perché permetterebbe di alleggerire il carico finanziario che grava sugli assicurati. Inoltre consentirebbe al legislatore di attuare finalmente una delle richieste centrali avanzate dalla mozione Dittli, trasmessa al Consiglio federale già nel 2020.

Il Consiglio federale ha conferito obbligatorietà generale al nuovo accordo settoriale. Una decisione che avrà un effetto immediato sugli intermediari non professionali.

curafutura e santésuisse accolgono con favore la decisione del Consiglio federale di conferire obbligatorietà generale all’Accordo settoriale sugli intermediari nell’assicurazione malattie. Una decisione che spiana la strada a una regolamentazione vincolante in questo settore, permette di agire efficacemente contro gli intermediari non professionali e rafforza la consulenza prestata dagli intermediari seri e qualificati. L’accordo vieta le acquisizioni telefoniche a freddo, definisce criteri di qualità per l’attività degli intermediari e disciplina l’importo delle provvigioni versate agli intermediari. Le disposizioni si applicheranno a tutti gli assicuratori malattia senza eccezioni dal 1° settembre 2024. Gli assicurati possono continuare a rivolgersi al centro di notifica Intermeglio.

Il nuovo Accordo settoriale sugli intermediari (ASI) stabilisce standard di qualità per l’attività di intermediazione nell’assicurazione di base e in quella complementare. L’obbligatorietà generale è conferita a tre punti dell’accordo: il divieto di acquisizioni telefoniche a freddo, la definizione di criteri di qualità per l’attività degli intermediari e il disciplinamento dell’importo delle provvigioni versate agli intermediari. L’accordo rispetta le nuove disposizioni giuridiche, in particolare si applica anche agli intermediari interni. I privati e le organizzazioni dei consumatori possono segnalare eventuali infrazioni all’accordo contattando per telefono, per iscritto oppure con il modulo sul sito sito www.inter-meglio.ch il centro di notifica Intermeglio, che resta operativo. Gli specialisti di Intermeglio forniscono consulenza e informazioni per chiarire gli equivoci tra assicurati e assicuratori e mediare in caso di disaccordo. La competenza per l’adozione di eventuali sanzioni e misure di vigilanza compete tuttora alle autorità, in particolare all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) per l’assicurazione di base e all’Autorità federale di vigilanza  sui mercati finanziari (FINMA) per l’assicurazione complementare.

Obbligatorietà generale dal 1° settembre 2024

L’obbligatorietà generale è effettiva dal 1° settembre 2024 e garantisce l’introduzione dell’Accordo settoriale sugli intermediari nel settore dell’assicurazione malattie. Le disposizioni si applicheranno a tutti gli assicuratori senza eccezioni, sia per l’assicurazione di base che per quella complementare.

Link

Maggiori informazini ai link Temi – Intermediari – curafutura e Informationen zu Telefonwerbung – santésuisse

I partner tariffali curafutura, pharmaSuisse, Cooperativa di acquisti HSK e CSS hanno trasmesso il nuovo tariffario dei farmacisti (RBP V) al Consiglio federale per approvazione. Il tariffario promuove i biosimilari, più economici rispetto agli originali. Migliora la sicurezza nella dispensazione dei farmaci nelle case di cura perché incentiva il confezionamento in blister, una soluzione che consente anche di ridurre gli sprechi. Permette inoltre alle farmacie per corrispondenza di fatturare le prestazioni legate alla dispensazione dei farmaci. Nel complesso, il nuovo tariffario offre maggiore trasparenza, migliora la qualità e l’efficienza nella dispensazione di medicamenti ai pazienti e nonostante preveda prestazioni supplementari, non comporterà un aumento dei costi.

L’inoltro del nuovo tariffario RBP V al Consiglio federale rappresenta un’importante pietra miliare. Il tariffario subentra alla versione IV/1, che non viene più aggiornata dal 2016, offrendo una serie di miglioramenti per i pazienti e i residenti in case di cura.

Il tariffario promuove i biosimilari

Il tariffario promuove i biosimilari, equivalenti agli originali sotto il profilo terapeutico ma nettamente più convenienti, garantendo consistenti risparmi per gli assicurati senza compromettere la qualità. La sostituzione dei farmaci originali verrà estesa, oltre che ai generici, anche ai biosimilari. Finora, infatti, i farmacisti potevano fatturare la prestazione di sostituzione di preparati originali con generici «classici» (prodotti con procedimenti sintetici) ma non con biosimilari (prodotti con procedimenti biotecnologici).

Blistering: sicurezza nella dispensazione dei farmaci e lotta contro gli sprechi

Il nuovo tariffario RBP V contempla per la prima volta la prestazione di confezionamento a macchina in dosette (blistering) che si orienta ai bisogni individuali dei pazienti. Il blistering va principalmente a beneficio dei residenti delle case di cura: migliora la qualità e la sicurezza della dispensazione farmacologica perché riduce il rischio di confusione e di errori di dosaggio e permette di monitorare meglio l’assunzione di farmaci.

Inoltre, la dispensazione personalizzata resa possibile dal blistering a macchina contribuisce in modo determinante a ridurre gli sprechi. Al paziente viene somministrato esattamente il quantitativo necessario per il trattamento individuale. Si evita così di sprecare eventuali rimanenze inutilizzate a causa di confezioni standard eccessivamente grandi rispetto alla dose necessaria ai fini della terapia.

Farmacie per corrispondenza

Il nuovo tariffario include ora anche le prestazioni fornite dalle farmacie per corrispondenza, integrando così un nuovo canale di vendita.

Richiesta di introdurre il nuovo tariffario dal 1° gennaio 2025

I partner tariffali curafutura (con gli assicuratori CSS, Helsana, Sanitas e KPT), pharmaSuisse e la
Cooperativa di acquisti HSK chiedono che il nuovo tariffario venga introdotto il 1° gennaio 2025. SWICA ha già aderito al tariffario presentando una dichiarazione in tal senso. I partner tariffali invitano altri assicuratori ad aderire.

Il nuovo tariffario ambulatoriale TARDOC potrà entrare in vigore il 1° gennaio 2026. I partner tariffali curafutura, FMH e CTM accolgono con favore la prospettiva dell’introduzione del TARDOC che sostituirà l’ormai superato TARMED. Se da un lato il Consiglio federale ha approvato parzialmente il TARDOC e i forfait ambulatoriali, dall’altro ha vincolato la loro entrata in vigore a una serie di condizioni. Senza un’analisi seria e circostanziata non è possibile valutare la portata di queste condizioni. I partner tariffali si metteranno subito al lavoro insieme all’Organizzazione tariffe mediche ambulatoriali (OTMA). Data l’urgenza di una tariffazione appropriata, l’introduzione simultanea dei forfait richiesta dal Consiglio federale non deve in nessun caso compromettere o ritardare ulteriormente quella del TARDOC, fissata al 1° gennaio 2026.

L’entrata in vigore del TARDOC rappresenta un passo avanti decisivo verso il miglioramento dell’assistenza sanitaria ambulatoriale. Il nuovo tariffario migliorerà sensibilmente il sistema sanitario per i pazienti, gli assicurati e i medici. Oltre ad aumentare l’efficienza economica grazie all’allocazione adeguata delle risorse in un settore che con i suoi 12 miliardi di franchi rappresenta un volume di prestazioni equivalente a un terzo dei premi dell’assicurazione malattie obbligatoria, il TARDOC elimina gli incentivi negativi creati dal TARMED, rivaluta l’assistenza di base (medicina di famiglia, pediatria e psichiatria) e rispecchia finalmente in modo adeguato la gamma di prestazioni fornite.

Approvazione parziale con vincoli complessi

Il Consiglio federale chiede importanti adeguamenti prima dell’introduzione delle due strutture tariffarie. In questo modo si assume una grande responsabilità, anche per quanto riguarda la fattibilità delle condizioni poste. I partner tariffali dovranno analizzarle in dettaglio e valutare i passi da intraprendere per la loro attuazione facendo capo all’organizzazione tariffale OTMA SA. Si tratterà di fissare un ordine di priorità e di implementare gli adeguamenti richiesti il più rapidamente possibile. È più che mai urgente sostituire il TARMED, introdotto più di 20 anni fa. Il nuovo tariffario deve diventare realtà quanto prima per garantire una tariffazione adeguata e aggiornata dell’attuale gamma di prestazioni. Vista la tempistica serrata, i partner tariffali si metteranno subito al lavoro per fare in modo che il TARDOC e i forfait entrino effettivamente in vigore il 1° gennaio 2026.

curafutura prende atto dei risultati delle votazioni con soddisfazione: la maggioranza degli svizzeri è giunta alle sue stesse conclusioni e ha respinto le due iniziative. Oltre ad essere controproducenti, le iniziative in votazione avrebbero avuto conseguenze negative per i pazienti e gli assicurati.

Quella per un freno ai costi avrebbe fatto aumentare la burocrazia senza proporre alcuna misura concreta di contenimento e avrebbe messo a rischio l’assistenza sanitaria innovativa e di alta qualità che vanta la Svizzera. Fissando un tetto generale ai costi, avrebbe esercitato una pressione ingiustificata su tutti i fornitori di prestazioni e portato inevitabilmente al taglio di prestazioni necessarie.

Quella per premi meno onerosi si limitava a combattere i sintomi. L’aumento dei mezzi finanziari per la riduzione dei premi non avrebbe avuto alcun effetto di contenimento della spesa sanitaria. Anzi. Avrebbe indebolito la consapevolezza dei costi.

Entrambe le iniziative avrebbero ridotto le possibilità di avviare riforme autentiche e urgenti.

Sfruttare l’opportunità di riforme reali

La loro bocciatura ci dà la possibilità di agire concretamente per migliorare il sistema sanitario. Dobbiamo sfruttare quest’occasione. Il «no» scaturito dalle urne non significa che lo status quo sia accettabile. È vero il contrario: la popolazione si aspetta importanti riforme che diano una risposta a preoccupazioni legittime. Si tratta di attuare le riforme del sistema sanitario che sono già sul tavolo, riforme che miglioreranno la qualità delle cure e genereranno consistenti risparmi per gli assicurati.

TARDOC: risparmi di almeno 600 milioni di franchi svizzeri in tre anni

Prima fra tutte, la revisione del tariffario medico. Il nuovo tariffario TARDOC è pronto per entrare in vigore il 1° gennaio 2025. Dal dicembre 2023 la domanda di approvazione è sulla scrivania del Consiglio federale che dovrebbe pronunciarsi in merito nei prossimi giorni. curafutura lo invita ad approvare TARDOC senza ulteriori indugi.

Il nuovo tariffario permetterà di risparmiare almeno 600 milioni di franchi sull’arco di tre anni. Migliorerà la qualità delle cure ambulatoriali e rafforzerà l’assistenza di base, ossia quella fornita da pediatri, medici di famiglia e psichiatri. La sua approvazione segnerà la fine del TARMED, un tariffario ormai obsoleto in vigore da 20 anni e non più conforme al nostro sistema sanitario.

Finanziamento uniforme: risparmio di 1 miliardo all’anno

La seconda riforma è l’implementazione del finanziamento uniforme (EFAS) che consentirà un risparmio di almeno 1 miliardo di franchi all’anno. Grazie a EFAS, un numero maggiore di trattamenti verranno effettuati in regime ambulatoriale anziché stazionario (ossia con degenza ospedaliera di alcuni giorni). Oltre a essere più economica, la presa in carico ambulatoriale offre ai pazienti il vantaggio di poter tornare a casa il giorno stesso. In altre parole, permette di «prendere due piccioni con una fava».

Inoltre, il finanziamento uniforme rafforza le cure coordinate che a loro volta consentono di aumentare la qualità delle cure per i pazienti. Evita i doppioni, per esempio gli esami doppi, e quindi costi inutili.

Il finanziamento uniforme verrà probabilmente sottoposto a votazione in novembre. La popolazione avrà quindi l’opportunità di esprimersi a favore di questo significativo miglioramento del nostro sistema sanitario.

H+, santésuisse e curafutura accolgono molto positivamente l’approvazione da parte del Consiglio federale della Convenzione sulla qualità analoga all’art. 58° LAMal  per ospedali e cliniche.  L’approvazione della prima convenzione di questo genere è un passo importante per lo sviluppo della qualità e la sicurezza dei pazienti in ospedali e cliniche ed è una dimostrazione della buona collaborazione di ospedali e cliniche con gli assicuratori malattie.

Già nel mese di maggio 2022 H+, santésuisse e curafutura hanno inoltrato una Convenzione sulla qualità al Consiglio federale, elaborata assieme alla Commissione delle tariffe mediche LAINF (CTM) quale partner. La Convenzione è stata in seguito rielaborata in conformità con i riscontri dell’Ufficio federale della sanità pubblica e nel mese di dicembre 2023 nuovamente inoltrata al Consiglio federale, che in occasione della propria seduta del 22 maggio 2024 ha ora approvato la Convenzione. È dunque possibile portare avanti uno sviluppo della qualità vincolante, uniforme a livello nazionale e trasparente.

Pietra miliare comune per ospedali e assicuratori

L’articolo 58a della Legge sull’assicurazione malattie (LAMal) chiede la stipulazione di convenzioni a livello svizzero sullo sviluppo della qualità tra le federazioni dei fornitori di prestazioni e gli assicuratori malattia (convenzioni sulla qualità). Grazie agli sforzi comuni profusi da H+, santésuisse e curafutura, il Consiglio federale ha ora approvato una prima Convenzione sulla qualità. La stipulazione della Convenzione e l’approvazione da parte del Consiglio federale sono il risultato di una buona e intensa collaborazione tra H+ e le associazioni degli assicuratori.

Accento posto sulla qualità in campi d’azione strategici

Le parti contraenti hanno strutturato la Convenzione sulla qualità ai sensi dell’art. 58a LAMal secondo i campi d’azione degli obiettivi quadriennali del Consiglio federale sullo sviluppo della qualità: cultura della qualità, sicurezza del paziente, processo decisionale basato sulle evidenze e centralità del paziente. In tali campi d’azione tutti gli ospedali e le cliniche devono introdurre e attuare misure di miglioramento della qualità riconosciute. Un elemento centrale è costituito dal miglioramento e dalla verifica continui di tali processi. Ospedali e cliniche possono far riconoscere misure di qualità già attuate per potersi basare su attività sperimentate.

Sviluppo ulteriore trasparente della qualità

Con la Convenzione sulla qualità ospedali e cliniche adempiono le prescrizioni di legge. Nel contempo, in tal modo, viene pure creata una cultura dello sviluppo della qualità nel settore ospedaliero. L’obiettivo è chiaro: uno sviluppo ulteriore continuo e un miglioramento della qualità di trattamento e della sicurezza del paziente. Un ruolo importante in questo contesto è assunto pure dalla trasparenza: l’autocertificazione riferita alle misure di miglioramento della qualità scelte e lo stato dell’introduzione di tali misure vengono pubblicati in maniera trasparente. Ciò vale pure per il risultato degli audit. Questi e altri risultati riferiti a ospedali e cliniche vengono pubblicati sul sito web info-ospedali.ch

curafutura approva la decisione della CSSS-S di introdurre sconti sulla quantità per alcuni farmaci che superano una determinata cifra d’affari, una misura per la quale curafutura si è battuta a lungo. Gli sconti sulla quantità genereranno un risparmio di 400 milioni di franchi all’anno. Finora il contenimento dei costi non è stato molto tematizzato nel dibattito sul secondo pacchetto di misure nel settore dei medicamenti. La decisione della Commissione sembra imprimere una nuova dinamica positiva in questo senso. Non si può dire lo stesso per le cure coordinate.

La CSSS-S ha accolto una proposta, avanzata già nel 2019 dal consigliere agli Stati urano Josef Dittli sotto forma di mozione, volta ad adeguare il sistema di omologazione e fissazione dei prezzi dei medicamenti nel settore dell’assicurazione di base. La mozione, approvata dal Consiglio degli Stati nel 2019 e dal Consiglio nazionale nel 2020, trova ora applicazione nell’ambito del secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi. Questa misura produrrà risparmi per 400 milioni di franchi all’anno.

Reti di cure coordinate: eccesso di regolamentazione dannoso

curafutura deplora il sostegno della CSSS-S all’introduzione di reti di cure coordinate riconosciute quali fornitori di prestazioni ai sensi della LAMal. I pazienti beneficiano già del coordinamento delle cure e scelgono consapevolmente modelli assicurativi alternativi. È quindi del tutto inutile appesantire il settore con una regolamentazione superflua e addirittura dannosa, che complicherebbe la gestione sul piano amministrativo.

Il progetto sarà sottoposto al Consiglio degli Stati nel corso della sessione estiva delle Camere.