Le riserve nell’assicurazione di base

Berna/ , 11 Novembre 2024

Dal 1° gennaio 2012 si applica il modello di calcolo delle riserve basato sui rischi, che determina per ogni assicuratore malattie l’ammontare minimo delle riserve in base a un’analisi completa dei rischi (rischi attuariali, di mercato e di credito). Il test di solvibilità permette di verificare se gli assicuratori dispongono di riserve sufficienti ed è considerato superato se le riserve disponibili eccedono l’ammontare minimo definito. L’importo delle riserve, il risultato del test di solvibilità e il grado di copertura degli assicuratori malattie sono pubblicati dall’Ufficio federale della sanità pubblica.

Fatti

(1) Le riserve nell’AOMS

Le riserve devono adempiere i requisiti di legge definiti dall’articolo 14 LVAMal e dagli articoli 9 segg. OVAMal. Se superano l’ammontare minimo, devono restare nel sistema ed essere utilizzate a favore degli assicurati (divieto di distribuzione degli utili, art. 2 cpv. 1 LVAMal). L’UFSP verifica che le riserve non siano eccessive. Se lo sono, gli assicuratori devono ridurle (art. 26 OVAMal), altrimenti l’UFSP non approva i premi (art. 16 cpv. 4 lett. d LVAMal). Se le riserve sono troppo basse, mettono in pericolo la solvibilità dell’assicuratore, che deve adottare correttivi aumentando i premi.

La tabella e il grafico a pagina 2 illustrano l’ammontare delle riserve e la sua evoluzione. Gli aumenti registrati nel 2018, 2019 e 2020 sono riconducibili a circostanze particolari, ovvero all’influenza della politica sulla fissazione dei premi.

Le misure di contenimento e l’intervento tariffario del Consiglio federale hanno avuto ripercussioni positive sui costi della salute. Tuttavia, i costi (e quindi i premi) per il 2018 sono stati sopravvalutati, inducendo un aumento delle riserve. L’aumento delle riserve registrato nel 2019 e 2020 è invece imputabile soprattutto alle buone performance degli investimenti in borsa. Gli assicuratori possono infatti utilizzare i redditi da capitale nel calcolo dei premi ma solo in misura limitata (art. 25 cpv. 4 OVAMal). Il resto dev’essere attribuito alle riserve.

Nel 2022 e nel 2023 le riserve sono state ridotte in misura massiccia. In entrambi gli anni, i premi incassati non hanno permesso di coprire le prestazioni nette. Per di più nel 2022, a causa del pessimo andamento dei mercati borsistici, gli assicuratori hanno subito perdite sugli investimenti che sono state compensate solo in parte nel 2023.

(2) Riduzione volontaria delle riserve

La revisione dell’OVAMal entrata in vigore il 1° giugno 2021 offre maggiore flessibilità nella riduzione delle riserve[1], permettendo agli assicuratori di restituire direttamente (rimborso) o indirettamente (riduzione dei premi) le riserve agli assicurati. Per il 2024 e il 2025 nessun assicuratore ha presentato un piano di riduzione delle riserve, ossia nessuno si è avvalso di questa possibilità.

[1] Adeguamenti all’art. 26 OVAMal: gli assicuratori possono ridurre volontariamente le loro riserve a partire da un coefficiente di solvibilità minimo del 100% (cpv. 1) e calcolare i premi con un margine molto stretto ovvero  assumere maggiori rischi nel calcolo dei premi (cpv. 3).

(3) Confronto con altre assicurazioni sociali

Rispetto ad altre assicurazioni, le riserve dell’AOMS sono esigue.

Basti pensare che nel 2023 gli accantonamenti tecnico-assicurativi della SUVA coprivano circa 106 mesi di spesa (39 miliardi di CHF per prestazioni pagate pari a 0,37 miliardi di CHF al mese). Nello stesso anno, le riserve dell’AVS ammontavano a 12 mesi di spesa (49’892 milioni di franchi di capitale per 4’163 milioni di franchi di spesa al mese). A titolo di confronto, le riserve dell’intero settore dell’AOMS erano pari a 2 mesi di spesa (5’955 milioni di franchi di riserve contro 2’882 milioni di franchi di prestazioni nette al mese). Le riserve di Helsana, Sanitas und CSS ad esempio, coprivano 1.2, 1.9 rispettivamente 1.6 mesi di spesa (Helsana: 583 milioni di franchi di riserve per 473 milioni di franchi di prestazioni nette al mese, Sanitas: 387 milioni di franchi di riserve per 204 milioni di franchi di prestazioni nette al mese, CSS: 748 milioni di franchi di riserve per 460 milioni di franchi di prestazioni nette al mese ).

Fonti

  • UFSP, Dati di vigilanza degli assicuratori malattie AOMS 1996-2002, 2023
  • UST, Assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS): Finanze AVS 1948-2022 (2023)
  • Suva, Rapporto di gestione 2023