Un passo importante per contrastare l’aumento dei costi nel sistema sanitario sta per essere concluso: anche il Consiglio nazionale intende strutturare il secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi in modo tale da consentire ogni anno risparmi veramente significativi nell’ambito dei costi sanitari. Questo soprattutto grazie agli sconti sulla quantità introdotti dal Consiglio degli Stati per i medicamenti caratterizzati da un grande volume di mercato che da soli ridurranno i costi dei medicamenti di 300-400 milioni all’anno. Inoltre, il Consiglio nazionale si oppone giustamente di nuovo in maniera chiara al nuovo fornitore di prestazioni «Reti di assistenza coordinata» che fa lievitare i costi e vanificherebbe nuovamente l’effetto di contenimento dei costi del pacchetto. Il Consiglio degli Stati dovrebbe ora approvare anche da parte sua questa cancellazione, appianando così l’ultima grande divergenza sul pacchetto.

Il chiaro sì del Consiglio nazionale (148 voti a favore) agli sconti sulle quantità per i medicamenti ad alto fatturato è un importante passo verso l’adozione del secondo pacchetto di misure.

In questo modo viene resa possibile la tanto attesa riforma del sistema di fissazione dei prezzi e di omologazione in materia di medicamenti: sconti sulla quantità per i farmaci blockbuster caratterizzati da un grande volume di mercato (modelli di ripercussione sui costi) che frenano in modo duraturo il rapido aumento dei costi dei medicamenti. Allo stesso tempo, un rimborso provvisorio dei medicamenti consente di accedere rapidamente a terapie innovative ma spesso costose.

 «Lo sgravio per chi paga i premi tramite sconti sulla quantità per i medicamenti con un grande volume di mercato rappresenta una svolta. Da anni ci impegniamo per questo importante passo verso il contenimento dei costi», afferma Pius Zängerle, direttore di curafutura.

Soprattutto per i medicamenti «blockbuster» con un grande volume di mercato, come ad esempio le iniezioni per perdere peso, manca oggi un meccanismo per attenuare in modo duraturo le loro ripercussioni sui costi per l’intero sistema sanitario. Per questo sono necessarie riduzioni automatiche dei prezzi per medicamenti di questo tipo, non appena il loro fatturato supera una determinata soglia (ad es. 20 milioni di franchi). In questo modo si dovrebbero risparmiare circa 300-400 milioni di franchi all’anno.

Oltre a questa riforma, il pacchetto contiene anche molte misure positive minori. Si vuole ad esempio consentire agli assicuratori malattia di informare i propri assicurati sulla possibilità di risparmiare sui medicamenti, ad esempio sostituendo un preparato originale con un generico o un biosimilare, senza limitare per questo la libertà terapeutica della medicina. In questo senso è corretta l’aggiunta del Consiglio nazionale, secondo cui queste informazioni possono – con il consenso dei pazienti – essere trasmesse anche direttamente ai loro medici. Anche qui si dovrebbero ottenere dei risparmi.

Il Consiglio nazionale ribadisce invece la necessità di cancellare dal pacchetto il nuovo fornitore di prestazioni «Reti di assistenza coordinata». Quest’ultimo aumenterebbe significativamente i costi con oneri amministrativi, sconti sulle franchigie e ostacoli all’innovazione, vanificando così l’efficacia del pacchetto. Inoltre, il 24 novembre il popolo ha approvato il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie (EFAS) sostenendo un importante passo di riforma per la promozione delle cure integrate. L’attuazione di questa riforma è ormai imminente e occorre evitare che il suo immenso potenziale venga ostacolato e sminuito da inutili misure amministrative. È quindi giusto che il Consiglio nazionale si sia nuovamente opposto a questa misura con 113 voti.

Spetta ora al Consiglio degli Stati non insistere su questa rigida sovraregolamentazione, ma puntare sulla forza innovativa del settore sanitario, che da tempo promuove l’assistenza coordinata in altri modi.

Domenica il popolo svizzero ha accettato il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie (EFAS). curafutura accoglie con grande soddisfazione questa storica decisione. EFAS spiana la strada a un’ampia e profonda riforma che migliorerà durevolmente il sistema sanitario svizzero. Rafforza l’assistenza sanitaria, consente di realizzare notevoli risparmi mantenendo lo stesso livello qualitativo e riduce sensibilmente il carico finanziario che grava sugli assicurati. Il finanziamento uniforme è stato sostenuto da un’alleanza, assolutamente unica per la sua ampiezza, formata da una cinquantina di organizzazioni. curafutura si è impegnata con grande dedizione a favore del progetto, accompagnandone lo sviluppo nell’ultimo decennio. Gli assicuratori malattie si augurano che gli attori coinvolti continueranno a contribuire con spirito costruttivo all’attuazione di questa importante riforma e a impegnarsi fattivamente per la sua riuscita.

L’ampiezza dell’alleanza che ha sostenuto il finanziamento uniforme dimostra quanto questo progetto sia importante per il sistema sanitario. A favore del sì si sono infatti schierati i Cantoni, la Confederazione e un comitato apartitico, oltre a una cinquanta organizzazioni che rappresentano tutti i fornitori di prestazioni e molti assicuratori. curafutura ringrazia i votanti per il sostegno e la fiducia. EFAS è un passo avanti decisivo verso un miglioramento duraturo e sostenibile del sistema sanitario svizzero.

curafutura ha riconosciuto subito il grande potenziale di questa riforma. Pius Zängerle, direttore di curafutura, sottolinea che negli ultimi dieci anni l’associazione ha sostenuto attivamente lo sviluppo concettuale del finanziamento uniforme, convinta della sua importanza fondamentale per il futuro della sanità svizzera.

Il finanziamento uniforme comporta una sensibile chiarificazione e semplificazione rispetto al sistema attuale, in quanto il settore delle prestazioni ambulatoriali, quello delle prestazioni stazionarie e quello delle cure di lunga durata saranno finanziati uniformemente da soggetti diversi. Tutti gli attori del settore sanitario dovranno continuare a impegnarsi insieme per garantire che la riforma possa entrare in vigore nel 2028 in condizioni ottimali.

Rafforzamento dell’assistenza sanitaria, risparmi e sgravi per gli assicurati

Il finanziamento uniforme rafforzerà l’assistenza sanitaria: migliorerà il coordinamento tra i professionisti della salute, accelererà il trasferimento delle prestazioni al regime ambulatoriale e consentirà alla Svizzera di recuperare il grande ritardo accumulato. La riforma genererà anche notevoli risparmi, in primo luogo grazie al trasferimento delle prestazioni al settore ambulatoriale, economicamente più conveniente rispetto al settore stazionario. D’altra parte, la riforma contribuirà a eliminare i doppioni, come gli esami o i trattamenti effettuati più volte senza che vi sia necessità medica. Oltre a questi risparmi che incideranno sui costi complessivi dell’assicurazione di base, il finanziamento uniforme porterà una riduzione significativa dei premi.

Pius Zängerle, che ha guidato per un decennio l’associazione degli assicuratori malattie curafutura, ha deciso di lasciare il suo incarico con effetto da metà dicembre. Nel 2025 sarà operativa una nuova associazione di categoria, tra i cui promotori figurano anche i membri di curafutura.

Nel giugno 2024 i principali assicuratori malattie svizzeri hanno annunciato di volerne creare una nuova associazione con l’obiettivo di porre fine al duopolio e di raggruppare la rappresentanza degli interessi del settore in modo da unire le forze e parlare con una sola voce.

La nuova associazione, tra i cui promotori figurano i membri di curafutura, sarà operativa da inizio 2025. Pius Zängerle, che dirige l’associazione da una decina di anni, ha deciso di lasciare il suo incarico con effetto da metà dicembre 2024.

«Grazie all’eccellente supporto del team di curafutura, negli ultimi dieci anni ho potuto dare il mio contributo all’elaborazione di soluzioni innovative e pragmatiche per migliorare il nostro sistema sanitario. Apprezzo molto la decisione della nuova associazione di riprendere l’orientamento di curafutura e sono lieto di poter passare il testimone a forze giovani che si impegneranno con lo stesso spirito innovativo».

Nominato direttore di curafutura a inizio 2015, Pius Zängerle ha svolto un ruolo fondamentale nella definizione dell’assetto del sistema sanitario svizzero. Sotto la sua guida, curafutura ha contribuito a sviluppare il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie (EFAS) guadagnando il sostegno degli attori del settore e della politica. Tra gli altri successi ottenuti sotto la sua direzione figurano lo sviluppo del tariffario TARDOC e dei forfait ambulatoriali, la revisione del sistema dei margini di distribuzione per i medicamenti, l’accordo settoriale sugli intermediari e la riorganizzazione del Forum Scambio di dati.

curafutura prende atto con rammarico della decisione di Pius Zängerle di lasciare l’incarico, lo ringrazia per il grande impegno profuso e gli augura il meglio per il futuro.

Nel giugno 2024 i principali assicuratori malattie svizzeri hanno annunciato di voler creare una nuova associazione con l’obiettivo di porre fine al duopolio di curafutura e santésuisse e di raggruppare la rappresentanza degli interessi del settore in modo da unire le forze e parlare con una sola voce. La nuova associazione, tra i cui promotori figurano i membri di curafutura, inizierà prevedibilmente la propria attività il 1° gennaio 2025.

Dopo aver chiarito in quale forma costituire la nuova associazione, aver garantito al personale di curafutura il mantenimento del rapporto di lavoro almeno fino a fine 2025 e aver approvato un piano sociale,  il presidente di curafutura Konrad Graber ha deciso di dimettersi in vista dell’imminente transizione.

Nominato nel maggio 2023 per la sua profonda conoscenza del sistema sanitario svizzero, Konrad Graber ha assunto la presidenza con l’obiettivo di rafforzare l’associazione e di consolidarne la posizione quale attore animato da spirito costruttivo e determinato a far evolvere il sistema sanitario liberale svizzero nell’interesse degli assicurati. curafutura si rammarica per questa decisione e ringrazia il presidente per il suo grande impegno.

Konrad Graber ha dichiarato: «Nelle scorse settimane mi sono attivato con forza per guidare curafutura verso acque tranquille nella movimentata fase che porta all’istituzione di una nuova associazione e per garantire al personale una soluzione equa e corretta».

Felix Gutzwiller, ex consigliere agli Stati nonché professore emerito di medicina all’Università di Zurigo, si è dichiarato disposto ad assumere la carica di presidente ad interim per un periodo transitorio di tre-sei mesi. Felix Gutzwiller ha ribadito come da tempo sia profondamente convinto della necessità per gli assicuratori malattie di parlare con una sola voce e ha aggiunto: «Mi metto quindi a disposizione per favorire questa transizione».

Buone notizie per gli assicurati! Anche la Commissione della sanità del Consiglio nazionale è favorevole alla riduzione automatica dei prezzi dei medicamenti ad alto fatturato. Allineandosi al Consiglio degli Stati, ha confermato oggi l’inserimento dei modelli di impatto sul budget nel secondo pacchetto di misure di contenimento. Gli sconti sui prezzi dei farmaci «blockbuster» presentano un potenziale di risparmio dai 300 ai 400 milioni di franchi. Con questa decisione la Commissione vuole garantire che il pacchetto di misure contribuisca in modo effettivo e significativo a ridurre i costi.

Automatische Preissenkungen bei umsatzstarken Mediakmenten bieten ein Einsparpotenzial von 300 bis 400 Millionen Franken.

La decisione odierna della CSSS-N è un passo fondamentale per contenere a lungo termine il rapido aumento dei costi legati ai medicamenti e nel contempo accelerare l’accesso a terapie innovative spesso molto costose. «L’inserimento dei modelli di impatto sul budget è una svolta decisiva. Abbiamo lottato per anni a favore di questo passo importante che alleggerirà l’onere dei premi per gli assicurati», ha dichiarato Pius Zängerle, direttore di curafutura.

Soprattutto per i farmaci «blockbuster» con un fatturato elevato, come quelli contro il sovrappeso e l’obesità, non esiste un meccanismo che attenui l’impatto sui costi. Per questo è necessario introdurre sconti automatici sul volume che permetteranno di risparmiare dai 300 ai 400 milioni di franchi all’anno. Gli sconti verranno concessi automaticamente sui medicamenti il cui fatturato supera una determinata soglia (ad es. 20 milioni di franchi all’anno).

La Confederazione ha annunciato un nuovo aumento dei premi di cassa malati che per il 2025 sarà del 6 %. Di fronte a questa nuova stangata, la terza consecutiva, urge un intervento incisivo. La buona notizia è che i cittadini e le cittadine hanno in mano la chiave per cambiare le cose. Il 24 novembre 2024 saranno infatti chiamati alle urne e potranno dare il via libera alla riforma per il finanziamento uniforme delle prestazioni. Si tratta di una riforma importante che permette di ridurre i costi e il carico finanziario che grava sugli assicurati generando risparmi compresi tra 1 e 3 miliardi di franchi. Inoltre, coinvolge maggiormente i Cantoni nel finanziamento dell’assicurazione di base e riduce la parte delle prestazioni finanziata attraverso i premi. Questa riforma rafforza l’assistenza sanitaria perché accelera il trasferimento delle prestazioni dal settore stazionario a quello ambulatoriale, migliora il coordinamento tra i professionisti della salute ed evita i doppioni inutili e costosi.

La nuova impennata dei premi riflette l’evoluzione dei costi delle prestazioni sanitarie. Per questo è fondamentale agire sulle prestazioni per tenere i premi sotto controllo.

Il finanziamento uniforme delle prestazioni (EFAS) consente di risparmiare da 1 a 3 miliardi di franchi perché accelera il passaggio dal settore stazionario a quello ambulatoriale, dove gli interventi e i trattamenti costano meno, mantenendo invariata la qualità e migliorando il comfort per i pazienti. In questo settore la Svizzera ha accumulato un grosso ritardo: solo il 20 % degli interventi elettivi sono eseguiti in regime ambulatoriale, mentre in Paesi comparabili, come il Canada, questi trattamenti rappresentano l’80 % del totale. Il potenziale di risparmio è quindi enorme.

Il finanziamento uniforme migliora anche il coordinamento tra i professionisti della salute ed evita doppioni come pure esami e trattamenti non necessari. Questo, a sua volta, genera considerevoli risparmi e aumenta la sicurezza dei pazienti, per i quali l’eccesso di medicalizzazione rappresenta un rischio.

Votando a favore del finanziamento uniforme, le cittadine e i cittadini hanno la possibilità di fare qualcosa per ridurre i costi, alleggerire il carico finanziario che grava sugli assicurati e rafforzare l’assistenza sanitaria.

Pianificazione ospedaliera intercantonale

curafutura chiede anche un miglioramento della pianificazione ospedaliera. La Svizzera conta 278 ospedali. Troppi. Ogni anno gli assicurati pagano un prezzo elevato per quest’offerta eccessiva. La sovraccapacità degli ospedali viene infatti finanziata con trattamenti superflui, ossia trattamenti che vanno ben oltre quanto necessario dal punto di vista medico.

Per coordinare la pianificazione ospedaliera su base intercantonale, come d’altronde prescritto dalla legge, i Cantoni devono essere obbligati a pianificare l’offerta di cure a livello sovraregionale. A tal fine sono chiamati a coordinare e attribuire congiuntamente i mandati di prestazione agli ospedali all’interno di regioni ospedaliere sovracantonali.

Riduzione automatica dei prezzi dei farmaci blockbuster

Anche il settore dei farmaci presenta un grande potenziale di risparmio, visto che incide per quasi un quarto sui costi totali dell’assicurazione di base. curafutura chiede una riduzione automatica dei prezzi dei farmaci ad alto fatturato (oltre 20 milioni di franchi all’anno). Questa misura potrebbe generare un risparmio di 400 milioni di franchi all’anno. Il Parlamento ha la possibilità di confermarla nel secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi entro la fine dell’anno.

La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati ha respinto un intervento parlamentare che propone di vietare la pubblicità nell’assicurazione malattie di base. curafutura accoglie con soddisfazione la decisione della commissione di impedire l’abbandono della concorrenza sancita dalla LAMal. Il divieto di pubblicità non permette di conseguire risparmi. Limita in modo massiccio la libertà di scelta degli assicurati e la concorrenza nel settore. curafutura si appella alla commissione parallela del Consiglio nazionale, affinché riconsideri la sua decisione di accogliere l’intervento, adottata peraltro di stretta misura. È importante scongiurare le conseguenze negative che una limitazione della concorrenza potrebbe avere sull’innovazione, l’efficienza e la qualità del servizio alla clientela.

La Commissione della sanità del Consiglio degli Stati ha riconosciuto che questo attacco alla pubblicità equivale a un attacco alla concorrenza. Il marketing è essenziale per il funzionamento del mercato ed è una delle attività fondamentali di qualsiasi azienda. La pubblicità aumenta la pressione concorrenziale e ha quindi ricadute positive per i clienti. La concorrenza tra gli assicuratori è la forza trainante dell’innovazione, della varietà dell’offerta, dell’efficienza e della qualità del servizio alla clientela.

Costi di pubblicità: meno di 1 franco al mese per persona assicurata

L’iniziativa parlamentare suggerisce che il divieto di pubblicità nell’assicurazione malattie di base permette di conseguire importanti risparmi. È vero il contrario. I costi di pubblicità nell’assicurazione di base rappresentano solo lo 0,2 % dei premi, ossia meno di un franco al mese per persona assicurata. Il divieto di pubblicità nell’assicurazione malattie limiterebbe gli effetti positivi della concorrenza facendo aumentare i costi.

Per contenere i costi a lungo termine servono vere riforme

curafutura sostiene le vere riforme che possono contenere efficacemente e a lungo termine i costi della sanità, come il finanziamento uniforme EFAS (che permetterà di risparmiare da 1 a 3 miliardi di franchi all’anno) o la riduzione automatica dei prezzi dei farmaci blockbuster (risparmio pari a 400 milioni di franchi all’anno).

Una cassa malati unica uccide l’innovazione e l’efficienza senza incidere sui costi

Il divieto di pubblicità limita fortemente la concorrenza regolamentata tra gli assicuratori sancita dalla LAMal e spiana di fatto la strada al monopolio statale rappresentato dalla cassa unica. Tuttavia, poiché i costi amministrativi (compresi quelli pubblicitari pari allo 0,2 % del totale) rappresentano solo il 5 % dei costi complessivi dell’AOMS, una riforma di tipo organizzativo come quella di una cassa malati unica non avrebbe alcun impatto sul restante 95 %. Pertanto, nemmeno una cassa unica risolverebbe il problema dei costi della sanità.

Negli ultimi 12 mesi la spesa per i medicamenti nell’assicurazione malattie di base è aumentata al di sopra della media superando i 1000 franchi all’anno per persona assicurata. Una ragione in più perché il Parlamento adotti il secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi che prevede in particolare riduzioni automatiche dei prezzi per i medicamenti ad alto fatturato.

 Negli ultimi 12 mesi la spesa per i medicamenti è aumentata del 3,4%, ossia ben oltre l’aumento medio a lungo termine dei costi dell’assicurazione obbligatorie delle cure medico-sanitarie (AOMS) pari al 2,7%. La spesa per i farmaci rappresenta quasi un quarto della spesa complessiva dell’assicurazione di base.

Risparmio annuo di 400 milioni di franchi

Nell’imminente sessione autunnale il Parlamento discuterà sulle divergenze relative al secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi nella LAMal. curafutura si appella al Consiglio nazionale affinché si allinei alla posizione della Camera alta e includa nel pacchetto i cosiddetti modelli di costo (art. 52e disegno LAMal), ossia riduzioni automatiche di prezzo (sconti sul volume) per i medicamenti ad alto fatturato.
Soprattutto per i farmaci «blockbuster» con un elevato potenziale di mercato, come quelli contro il sovrappeso e l’obesità, non esiste un meccanismo che attenui l’impatto sui costi. Per questo motivo è necessario introdurre sconti automatici sul volume. Da questa misura l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) si aspetta risparmi dell’ordine di 400 milioni di franchi all’anno.

Riduzione dei premi a lungo termine

Si tratta di un passo fondamentale per poter contenere a lungo termine il rapido aumento dei costi legati ai medicamenti e nel contempo accelerare l’accesso a terapie innovative spesso molto costose. Uno studio sull’impatto finanziario dei farmaci (budget impact) mostra che gli sconti automatici sono la soluzione più convincente perché permetterebbe di alleggerire il carico finanziario che grava sugli assicurati. Inoltre consentirebbe al legislatore di attuare finalmente una delle richieste centrali avanzate dalla mozione Dittli, trasmessa al Consiglio federale già nel 2020.

Il Consiglio federale ha conferito obbligatorietà generale al nuovo accordo settoriale. Una decisione che avrà un effetto immediato sugli intermediari non professionali.

curafutura e santésuisse accolgono con favore la decisione del Consiglio federale di conferire obbligatorietà generale all’Accordo settoriale sugli intermediari nell’assicurazione malattie. Una decisione che spiana la strada a una regolamentazione vincolante in questo settore, permette di agire efficacemente contro gli intermediari non professionali e rafforza la consulenza prestata dagli intermediari seri e qualificati. L’accordo vieta le acquisizioni telefoniche a freddo, definisce criteri di qualità per l’attività degli intermediari e disciplina l’importo delle provvigioni versate agli intermediari. Le disposizioni si applicheranno a tutti gli assicuratori malattia senza eccezioni dal 1° settembre 2024. Gli assicurati possono continuare a rivolgersi al centro di notifica Intermeglio.

Il nuovo Accordo settoriale sugli intermediari (ASI) stabilisce standard di qualità per l’attività di intermediazione nell’assicurazione di base e in quella complementare. L’obbligatorietà generale è conferita a tre punti dell’accordo: il divieto di acquisizioni telefoniche a freddo, la definizione di criteri di qualità per l’attività degli intermediari e il disciplinamento dell’importo delle provvigioni versate agli intermediari. L’accordo rispetta le nuove disposizioni giuridiche, in particolare si applica anche agli intermediari interni. I privati e le organizzazioni dei consumatori possono segnalare eventuali infrazioni all’accordo contattando per telefono, per iscritto oppure con il modulo sul sito sito www.inter-meglio.ch il centro di notifica Intermeglio, che resta operativo. Gli specialisti di Intermeglio forniscono consulenza e informazioni per chiarire gli equivoci tra assicurati e assicuratori e mediare in caso di disaccordo. La competenza per l’adozione di eventuali sanzioni e misure di vigilanza compete tuttora alle autorità, in particolare all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) per l’assicurazione di base e all’Autorità federale di vigilanza  sui mercati finanziari (FINMA) per l’assicurazione complementare.

Obbligatorietà generale dal 1° settembre 2024

L’obbligatorietà generale è effettiva dal 1° settembre 2024 e garantisce l’introduzione dell’Accordo settoriale sugli intermediari nel settore dell’assicurazione malattie. Le disposizioni si applicheranno a tutti gli assicuratori senza eccezioni, sia per l’assicurazione di base che per quella complementare.

Link

Maggiori informazini ai link Temi – Intermediari – curafutura e Informationen zu Telefonwerbung – santésuisse

I partner tariffali curafutura, pharmaSuisse, Cooperativa di acquisti HSK e CSS hanno trasmesso il nuovo tariffario dei farmacisti (RBP V) al Consiglio federale per approvazione. Il tariffario promuove i biosimilari, più economici rispetto agli originali. Migliora la sicurezza nella dispensazione dei farmaci nelle case di cura perché incentiva il confezionamento in blister, una soluzione che consente anche di ridurre gli sprechi. Permette inoltre alle farmacie per corrispondenza di fatturare le prestazioni legate alla dispensazione dei farmaci. Nel complesso, il nuovo tariffario offre maggiore trasparenza, migliora la qualità e l’efficienza nella dispensazione di medicamenti ai pazienti e nonostante preveda prestazioni supplementari, non comporterà un aumento dei costi.

L’inoltro del nuovo tariffario RBP V al Consiglio federale rappresenta un’importante pietra miliare. Il tariffario subentra alla versione IV/1, che non viene più aggiornata dal 2016, offrendo una serie di miglioramenti per i pazienti e i residenti in case di cura.

Il tariffario promuove i biosimilari

Il tariffario promuove i biosimilari, equivalenti agli originali sotto il profilo terapeutico ma nettamente più convenienti, garantendo consistenti risparmi per gli assicurati senza compromettere la qualità. La sostituzione dei farmaci originali verrà estesa, oltre che ai generici, anche ai biosimilari. Finora, infatti, i farmacisti potevano fatturare la prestazione di sostituzione di preparati originali con generici «classici» (prodotti con procedimenti sintetici) ma non con biosimilari (prodotti con procedimenti biotecnologici).

Blistering: sicurezza nella dispensazione dei farmaci e lotta contro gli sprechi

Il nuovo tariffario RBP V contempla per la prima volta la prestazione di confezionamento a macchina in dosette (blistering) che si orienta ai bisogni individuali dei pazienti. Il blistering va principalmente a beneficio dei residenti delle case di cura: migliora la qualità e la sicurezza della dispensazione farmacologica perché riduce il rischio di confusione e di errori di dosaggio e permette di monitorare meglio l’assunzione di farmaci.

Inoltre, la dispensazione personalizzata resa possibile dal blistering a macchina contribuisce in modo determinante a ridurre gli sprechi. Al paziente viene somministrato esattamente il quantitativo necessario per il trattamento individuale. Si evita così di sprecare eventuali rimanenze inutilizzate a causa di confezioni standard eccessivamente grandi rispetto alla dose necessaria ai fini della terapia.

Farmacie per corrispondenza

Il nuovo tariffario include ora anche le prestazioni fornite dalle farmacie per corrispondenza, integrando così un nuovo canale di vendita.

Richiesta di introdurre il nuovo tariffario dal 1° gennaio 2025

I partner tariffali curafutura (con gli assicuratori CSS, Helsana, Sanitas e KPT), pharmaSuisse e la
Cooperativa di acquisti HSK chiedono che il nuovo tariffario venga introdotto il 1° gennaio 2025. SWICA ha già aderito al tariffario presentando una dichiarazione in tal senso. I partner tariffali invitano altri assicuratori ad aderire.