Il chiaro sì del Consiglio nazionale (148 voti a favore) agli sconti sulle quantità per i medicamenti ad alto fatturato è un importante passo verso l’adozione del secondo pacchetto di misure.
In questo modo viene resa possibile la tanto attesa riforma del sistema di fissazione dei prezzi e di omologazione in materia di medicamenti: sconti sulla quantità per i farmaci blockbuster caratterizzati da un grande volume di mercato (modelli di ripercussione sui costi) che frenano in modo duraturo il rapido aumento dei costi dei medicamenti. Allo stesso tempo, un rimborso provvisorio dei medicamenti consente di accedere rapidamente a terapie innovative ma spesso costose.
«Lo sgravio per chi paga i premi tramite sconti sulla quantità per i medicamenti con un grande volume di mercato rappresenta una svolta. Da anni ci impegniamo per questo importante passo verso il contenimento dei costi», afferma Pius Zängerle, direttore di curafutura.
Soprattutto per i medicamenti «blockbuster» con un grande volume di mercato, come ad esempio le iniezioni per perdere peso, manca oggi un meccanismo per attenuare in modo duraturo le loro ripercussioni sui costi per l’intero sistema sanitario. Per questo sono necessarie riduzioni automatiche dei prezzi per medicamenti di questo tipo, non appena il loro fatturato supera una determinata soglia (ad es. 20 milioni di franchi). In questo modo si dovrebbero risparmiare circa 300-400 milioni di franchi all’anno.
Oltre a questa riforma, il pacchetto contiene anche molte misure positive minori. Si vuole ad esempio consentire agli assicuratori malattia di informare i propri assicurati sulla possibilità di risparmiare sui medicamenti, ad esempio sostituendo un preparato originale con un generico o un biosimilare, senza limitare per questo la libertà terapeutica della medicina. In questo senso è corretta l’aggiunta del Consiglio nazionale, secondo cui queste informazioni possono – con il consenso dei pazienti – essere trasmesse anche direttamente ai loro medici. Anche qui si dovrebbero ottenere dei risparmi.
Il Consiglio nazionale ribadisce invece la necessità di cancellare dal pacchetto il nuovo fornitore di prestazioni «Reti di assistenza coordinata». Quest’ultimo aumenterebbe significativamente i costi con oneri amministrativi, sconti sulle franchigie e ostacoli all’innovazione, vanificando così l’efficacia del pacchetto. Inoltre, il 24 novembre il popolo ha approvato il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie (EFAS) sostenendo un importante passo di riforma per la promozione delle cure integrate. L’attuazione di questa riforma è ormai imminente e occorre evitare che il suo immenso potenziale venga ostacolato e sminuito da inutili misure amministrative. È quindi giusto che il Consiglio nazionale si sia nuovamente opposto a questa misura con 113 voti.
Spetta ora al Consiglio degli Stati non insistere su questa rigida sovraregolamentazione, ma puntare sulla forza innovativa del settore sanitario, che da tempo promuove l’assistenza coordinata in altri modi.
L’ampiezza dell’alleanza che ha sostenuto il finanziamento uniforme dimostra quanto questo progetto sia importante per il sistema sanitario. A favore del sì si sono infatti schierati i Cantoni, la Confederazione e un comitato apartitico, oltre a una cinquanta organizzazioni che rappresentano tutti i fornitori di prestazioni e molti assicuratori. curafutura ringrazia i votanti per il sostegno e la fiducia. EFAS è un passo avanti decisivo verso un miglioramento duraturo e sostenibile del sistema sanitario svizzero.
curafutura ha riconosciuto subito il grande potenziale di questa riforma. Pius Zängerle, direttore di curafutura, sottolinea che negli ultimi dieci anni l’associazione ha sostenuto attivamente lo sviluppo concettuale del finanziamento uniforme, convinta della sua importanza fondamentale per il futuro della sanità svizzera.
Il finanziamento uniforme comporta una sensibile chiarificazione e semplificazione rispetto al sistema attuale, in quanto il settore delle prestazioni ambulatoriali, quello delle prestazioni stazionarie e quello delle cure di lunga durata saranno finanziati uniformemente da soggetti diversi. Tutti gli attori del settore sanitario dovranno continuare a impegnarsi insieme per garantire che la riforma possa entrare in vigore nel 2028 in condizioni ottimali.
Il finanziamento uniforme rafforzerà l’assistenza sanitaria: migliorerà il coordinamento tra i professionisti della salute, accelererà il trasferimento delle prestazioni al regime ambulatoriale e consentirà alla Svizzera di recuperare il grande ritardo accumulato. La riforma genererà anche notevoli risparmi, in primo luogo grazie al trasferimento delle prestazioni al settore ambulatoriale, economicamente più conveniente rispetto al settore stazionario. D’altra parte, la riforma contribuirà a eliminare i doppioni, come gli esami o i trattamenti effettuati più volte senza che vi sia necessità medica. Oltre a questi risparmi che incideranno sui costi complessivi dell’assicurazione di base, il finanziamento uniforme porterà una riduzione significativa dei premi.
Nel giugno 2024 i principali assicuratori malattie svizzeri hanno annunciato di volerne creare una nuova associazione con l’obiettivo di porre fine al duopolio e di raggruppare la rappresentanza degli interessi del settore in modo da unire le forze e parlare con una sola voce.
La nuova associazione, tra i cui promotori figurano i membri di curafutura, sarà operativa da inizio 2025. Pius Zängerle, che dirige l’associazione da una decina di anni, ha deciso di lasciare il suo incarico con effetto da metà dicembre 2024.
«Grazie all’eccellente supporto del team di curafutura, negli ultimi dieci anni ho potuto dare il mio contributo all’elaborazione di soluzioni innovative e pragmatiche per migliorare il nostro sistema sanitario. Apprezzo molto la decisione della nuova associazione di riprendere l’orientamento di curafutura e sono lieto di poter passare il testimone a forze giovani che si impegneranno con lo stesso spirito innovativo».
Nominato direttore di curafutura a inizio 2015, Pius Zängerle ha svolto un ruolo fondamentale nella definizione dell’assetto del sistema sanitario svizzero. Sotto la sua guida, curafutura ha contribuito a sviluppare il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie (EFAS) guadagnando il sostegno degli attori del settore e della politica. Tra gli altri successi ottenuti sotto la sua direzione figurano lo sviluppo del tariffario TARDOC e dei forfait ambulatoriali, la revisione del sistema dei margini di distribuzione per i medicamenti, l’accordo settoriale sugli intermediari e la riorganizzazione del Forum Scambio di dati.
curafutura prende atto con rammarico della decisione di Pius Zängerle di lasciare l’incarico, lo ringrazia per il grande impegno profuso e gli augura il meglio per il futuro.
Dopo aver chiarito in quale forma costituire la nuova associazione, aver garantito al personale di curafutura il mantenimento del rapporto di lavoro almeno fino a fine 2025 e aver approvato un piano sociale, il presidente di curafutura Konrad Graber ha deciso di dimettersi in vista dell’imminente transizione.
Nominato nel maggio 2023 per la sua profonda conoscenza del sistema sanitario svizzero, Konrad Graber ha assunto la presidenza con l’obiettivo di rafforzare l’associazione e di consolidarne la posizione quale attore animato da spirito costruttivo e determinato a far evolvere il sistema sanitario liberale svizzero nell’interesse degli assicurati. curafutura si rammarica per questa decisione e ringrazia il presidente per il suo grande impegno.
Konrad Graber ha dichiarato: «Nelle scorse settimane mi sono attivato con forza per guidare curafutura verso acque tranquille nella movimentata fase che porta all’istituzione di una nuova associazione e per garantire al personale una soluzione equa e corretta».
Felix Gutzwiller, ex consigliere agli Stati nonché professore emerito di medicina all’Università di Zurigo, si è dichiarato disposto ad assumere la carica di presidente ad interim per un periodo transitorio di tre-sei mesi. Felix Gutzwiller ha ribadito come da tempo sia profondamente convinto della necessità per gli assicuratori malattie di parlare con una sola voce e ha aggiunto: «Mi metto quindi a disposizione per favorire questa transizione».
La decisione odierna della CSSS-N è un passo fondamentale per contenere a lungo termine il rapido aumento dei costi legati ai medicamenti e nel contempo accelerare l’accesso a terapie innovative spesso molto costose. «L’inserimento dei modelli di impatto sul budget è una svolta decisiva. Abbiamo lottato per anni a favore di questo passo importante che alleggerirà l’onere dei premi per gli assicurati», ha dichiarato Pius Zängerle, direttore di curafutura.
Soprattutto per i farmaci «blockbuster» con un fatturato elevato, come quelli contro il sovrappeso e l’obesità, non esiste un meccanismo che attenui l’impatto sui costi. Per questo è necessario introdurre sconti automatici sul volume che permetteranno di risparmiare dai 300 ai 400 milioni di franchi all’anno. Gli sconti verranno concessi automaticamente sui medicamenti il cui fatturato supera una determinata soglia (ad es. 20 milioni di franchi all’anno).
La nuova impennata dei premi riflette l’evoluzione dei costi delle prestazioni sanitarie. Per questo è fondamentale agire sulle prestazioni per tenere i premi sotto controllo.
Il finanziamento uniforme delle prestazioni (EFAS) consente di risparmiare da 1 a 3 miliardi di franchi perché accelera il passaggio dal settore stazionario a quello ambulatoriale, dove gli interventi e i trattamenti costano meno, mantenendo invariata la qualità e migliorando il comfort per i pazienti. In questo settore la Svizzera ha accumulato un grosso ritardo: solo il 20 % degli interventi elettivi sono eseguiti in regime ambulatoriale, mentre in Paesi comparabili, come il Canada, questi trattamenti rappresentano l’80 % del totale. Il potenziale di risparmio è quindi enorme.
Il finanziamento uniforme migliora anche il coordinamento tra i professionisti della salute ed evita doppioni come pure esami e trattamenti non necessari. Questo, a sua volta, genera considerevoli risparmi e aumenta la sicurezza dei pazienti, per i quali l’eccesso di medicalizzazione rappresenta un rischio.
Votando a favore del finanziamento uniforme, le cittadine e i cittadini hanno la possibilità di fare qualcosa per ridurre i costi, alleggerire il carico finanziario che grava sugli assicurati e rafforzare l’assistenza sanitaria.
curafutura chiede anche un miglioramento della pianificazione ospedaliera. La Svizzera conta 278 ospedali. Troppi. Ogni anno gli assicurati pagano un prezzo elevato per quest’offerta eccessiva. La sovraccapacità degli ospedali viene infatti finanziata con trattamenti superflui, ossia trattamenti che vanno ben oltre quanto necessario dal punto di vista medico.
Per coordinare la pianificazione ospedaliera su base intercantonale, come d’altronde prescritto dalla legge, i Cantoni devono essere obbligati a pianificare l’offerta di cure a livello sovraregionale. A tal fine sono chiamati a coordinare e attribuire congiuntamente i mandati di prestazione agli ospedali all’interno di regioni ospedaliere sovracantonali.
Anche il settore dei farmaci presenta un grande potenziale di risparmio, visto che incide per quasi un quarto sui costi totali dell’assicurazione di base. curafutura chiede una riduzione automatica dei prezzi dei farmaci ad alto fatturato (oltre 20 milioni di franchi all’anno). Questa misura potrebbe generare un risparmio di 400 milioni di franchi all’anno. Il Parlamento ha la possibilità di confermarla nel secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi entro la fine dell’anno.
La Commissione della sanità del Consiglio degli Stati ha riconosciuto che questo attacco alla pubblicità equivale a un attacco alla concorrenza. Il marketing è essenziale per il funzionamento del mercato ed è una delle attività fondamentali di qualsiasi azienda. La pubblicità aumenta la pressione concorrenziale e ha quindi ricadute positive per i clienti. La concorrenza tra gli assicuratori è la forza trainante dell’innovazione, della varietà dell’offerta, dell’efficienza e della qualità del servizio alla clientela.
L’iniziativa parlamentare suggerisce che il divieto di pubblicità nell’assicurazione malattie di base permette di conseguire importanti risparmi. È vero il contrario. I costi di pubblicità nell’assicurazione di base rappresentano solo lo 0,2 % dei premi, ossia meno di un franco al mese per persona assicurata. Il divieto di pubblicità nell’assicurazione malattie limiterebbe gli effetti positivi della concorrenza facendo aumentare i costi.
curafutura sostiene le vere riforme che possono contenere efficacemente e a lungo termine i costi della sanità, come il finanziamento uniforme EFAS (che permetterà di risparmiare da 1 a 3 miliardi di franchi all’anno) o la riduzione automatica dei prezzi dei farmaci blockbuster (risparmio pari a 400 milioni di franchi all’anno).
Il divieto di pubblicità limita fortemente la concorrenza regolamentata tra gli assicuratori sancita dalla LAMal e spiana di fatto la strada al monopolio statale rappresentato dalla cassa unica. Tuttavia, poiché i costi amministrativi (compresi quelli pubblicitari pari allo 0,2 % del totale) rappresentano solo il 5 % dei costi complessivi dell’AOMS, una riforma di tipo organizzativo come quella di una cassa malati unica non avrebbe alcun impatto sul restante 95 %. Pertanto, nemmeno una cassa unica risolverebbe il problema dei costi della sanità.
Negli ultimi 12 mesi la spesa per i medicamenti è aumentata del 3,4%, ossia ben oltre l’aumento medio a lungo termine dei costi dell’assicurazione obbligatorie delle cure medico-sanitarie (AOMS) pari al 2,7%. La spesa per i farmaci rappresenta quasi un quarto della spesa complessiva dell’assicurazione di base.
Nell’imminente sessione autunnale il Parlamento discuterà sulle divergenze relative al secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi nella LAMal. curafutura si appella al Consiglio nazionale affinché si allinei alla posizione della Camera alta e includa nel pacchetto i cosiddetti modelli di costo (art. 52e disegno LAMal), ossia riduzioni automatiche di prezzo (sconti sul volume) per i medicamenti ad alto fatturato.
Soprattutto per i farmaci «blockbuster» con un elevato potenziale di mercato, come quelli contro il sovrappeso e l’obesità, non esiste un meccanismo che attenui l’impatto sui costi. Per questo motivo è necessario introdurre sconti automatici sul volume. Da questa misura l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) si aspetta risparmi dell’ordine di 400 milioni di franchi all’anno.
Si tratta di un passo fondamentale per poter contenere a lungo termine il rapido aumento dei costi legati ai medicamenti e nel contempo accelerare l’accesso a terapie innovative spesso molto costose. Uno studio sull’impatto finanziario dei farmaci (budget impact) mostra che gli sconti automatici sono la soluzione più convincente perché permetterebbe di alleggerire il carico finanziario che grava sugli assicurati. Inoltre consentirebbe al legislatore di attuare finalmente una delle richieste centrali avanzate dalla mozione Dittli, trasmessa al Consiglio federale già nel 2020.
Il nuovo Accordo settoriale sugli intermediari (ASI) stabilisce standard di qualità per l’attività di intermediazione nell’assicurazione di base e in quella complementare. L’obbligatorietà generale è conferita a tre punti dell’accordo: il divieto di acquisizioni telefoniche a freddo, la definizione di criteri di qualità per l’attività degli intermediari e il disciplinamento dell’importo delle provvigioni versate agli intermediari. L’accordo rispetta le nuove disposizioni giuridiche, in particolare si applica anche agli intermediari interni. I privati e le organizzazioni dei consumatori possono segnalare eventuali infrazioni all’accordo contattando per telefono, per iscritto oppure con il modulo sul sito sito www.inter-meglio.ch il centro di notifica Intermeglio, che resta operativo. Gli specialisti di Intermeglio forniscono consulenza e informazioni per chiarire gli equivoci tra assicurati e assicuratori e mediare in caso di disaccordo. La competenza per l’adozione di eventuali sanzioni e misure di vigilanza compete tuttora alle autorità, in particolare all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) per l’assicurazione di base e all’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) per l’assicurazione complementare.
L’obbligatorietà generale è effettiva dal 1° settembre 2024 e garantisce l’introduzione dell’Accordo settoriale sugli intermediari nel settore dell’assicurazione malattie. Le disposizioni si applicheranno a tutti gli assicuratori senza eccezioni, sia per l’assicurazione di base che per quella complementare.
Maggiori informazini ai link Temi – Intermediari – curafutura e Informationen zu Telefonwerbung – santésuisse
L’inoltro del nuovo tariffario RBP V al Consiglio federale rappresenta un’importante pietra miliare. Il tariffario subentra alla versione IV/1, che non viene più aggiornata dal 2016, offrendo una serie di miglioramenti per i pazienti e i residenti in case di cura.
Il tariffario promuove i biosimilari, equivalenti agli originali sotto il profilo terapeutico ma nettamente più convenienti, garantendo consistenti risparmi per gli assicurati senza compromettere la qualità. La sostituzione dei farmaci originali verrà estesa, oltre che ai generici, anche ai biosimilari. Finora, infatti, i farmacisti potevano fatturare la prestazione di sostituzione di preparati originali con generici «classici» (prodotti con procedimenti sintetici) ma non con biosimilari (prodotti con procedimenti biotecnologici).
Il nuovo tariffario RBP V contempla per la prima volta la prestazione di confezionamento a macchina in dosette (blistering) che si orienta ai bisogni individuali dei pazienti. Il blistering va principalmente a beneficio dei residenti delle case di cura: migliora la qualità e la sicurezza della dispensazione farmacologica perché riduce il rischio di confusione e di errori di dosaggio e permette di monitorare meglio l’assunzione di farmaci.
Inoltre, la dispensazione personalizzata resa possibile dal blistering a macchina contribuisce in modo determinante a ridurre gli sprechi. Al paziente viene somministrato esattamente il quantitativo necessario per il trattamento individuale. Si evita così di sprecare eventuali rimanenze inutilizzate a causa di confezioni standard eccessivamente grandi rispetto alla dose necessaria ai fini della terapia.
Il nuovo tariffario include ora anche le prestazioni fornite dalle farmacie per corrispondenza, integrando così un nuovo canale di vendita.
I partner tariffali curafutura (con gli assicuratori CSS, Helsana, Sanitas e KPT), pharmaSuisse e la
Cooperativa di acquisti HSK chiedono che il nuovo tariffario venga introdotto il 1° gennaio 2025. SWICA ha già aderito al tariffario presentando una dichiarazione in tal senso. I partner tariffali invitano altri assicuratori ad aderire.