L’accordo settoriale che disciplina la collaborazione con gli intermediari mira a limitare le telefonate indesiderate e ad aumentare gli standard di qualità nella fornitura di consulenza. Una commissione di vigilanza provvederà a far rispettare le disposizioni dell’accordo. La neocostituita commissione, composta da professionisti riconosciuti che vantano elevate competenze tecniche, possiede l’autorevolezza e la legittimità necessarie per garantire la corretta applicazione dell’accordo. La commissione potrà infliggere sanzioni fino a 100 000 franchi per l’assicurazione di base e fino a 500 000 franchi per l’assicurazione complementare.

La consulenza che forniscono gli intermediari è un servizio utile, apprezzato dagli assicurati. L’accordo settoriale permette di distinguere gli intermediari che lavorano scrupolosamente da quelli che non rispettano gli standard di qualità. La neocostituita commissione di vigilanza controllerà il rispetto delle regole nei vari ambiti: divieto di chiamate a freddo, standard di qualità per gli intermediari e tetto massimo per le provvigioni. In caso di sospetto concreto di violazione dell’accordo, gli assicurati, gli assicuratori, le organizzazioni dei consumatori e le associazioni mantello degli assicuratori potranno presentare una denuncia.

Sanzioni severe contro gli assicuratori inadempienti La commissione potrà infliggere multe fino a 100 000 franchi per l’assicurazione di base e fino a 500 000 per l’assicurazione complementare. Se la sanzione viene contestata dall’assicuratore, un tribunale arbitrale sarà chiamato a decidere in seconda istanza.

La commissione di vigilanza è composta attualmente da otto membri, tra cui due rappresentanti delle organizzazioni dei consumatori. Questo assicura una buona rappresentatività a livello nazionale e dal punto di vista dei profili professionali. Al contempo la commissione dispone della necessaria esperienza e competenza nel campo dell’assicurazione malattia. La commissione è composta da:

L’accordo settoriale è stato sottoscritto da 48 assicuratori che rappresentano più del 90% degli assicurati ed è entrato in vigore il 1° gennaio 2021.

In data odierna il Consiglio federale ha approvato la nuova struttura tariffale per le prestazioni di neuropsicologia diagnostica, che garantisce una remunerazione delle prestazioni adeguata, economica e conforme alla LAMal.

Dal 1° luglio 2017, gli specialisti in neuropsicologia sono autorizzati a fatturare all’assicurazione di base le prestazioni erogate nei propri studi medici. Oggi, il Consiglio federale ha finalmente approvato la struttura tariffaria corrispondente.

Per curafutura si tratta di un importante traguardo dopo i lunghi negoziati per giungere a una convenzione tariffale in questo ambito. Insieme a santésuisse, l’Associazione svizzera delle neuropsicologhe e dei neuropsicologi (ASNP) e H+, è stato possibile trovare una soluzione soddisfacente per tutti. Pius Zängerle, direttore di curafutura, sottolinea che la decisione odierna del Consiglio federale ripaga i partner di tutti gli sforzi profusi.

L’approvazione della convenzione tariffale da parte del Consiglio federale dimostra che il partenariato in ambito tariffale funziona bene. I partner si consulteranno in tempi rapidi per introdurre la nuova struttura tariffaria senza ulteriori indugi.

I Cantoni e gli assicuratori-malattia hanno trovato rapidamente un accordo sul forfait differenziato per la rimunerazione della vaccinazione contro il COVID-19 negli studi medici. La soluzione disciplina in via definitiva la compensazione delle vaccinazioni effettuate negli studi medici, nei centri di vaccinazione, negli ospedali e dai team mobili. In tutta la Svizzera e fino a fine anno.

La convenzione tariffale che disciplina la rimunerazione della vaccinazione anti-COVID-19, attualmente in vigore, è stata negoziata dalla Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) e dalle cooperative di acquisti degli assicuratori nel dicembre 2020 e approvata dal Consiglio federale il 13 gennaio 2021. La convenzione stabilisce che l’assicurazione obbligatoria per le cure medico-sanitarie (AOMS) corrisponda ai fornitori di prestazioni un importo forfettario di CHF 14.50 per le prestazioni di vaccinazione, ossia CHF 29.00 per persona vaccinata dato che i vaccini finora autorizzati prevedono la somministrazione di due dosi. L’AOMS assume inoltre un importo forfettario di CHF 5.00 per ogni dose.

La Confederazione assume i costi eccedenti CHF 5.00 per dose come pure i costi per il trasporto e la distribuzione del vaccino nei Cantoni. Questi ultimi coprono la franchigia, i costi per la logistica, l’organizzazione e l’infrastruttura. Per la popolazione la vaccinazione è gratuita.

Nelle scorse settimane la CDS e le cooperative di acquisti degli assicuratori hanno discusso l’eventualità di introdurre una tariffa più elevata per le vaccinazioni negli studi medici. La FMH, l’associazione professionale dei medici svizzeri, ha potuto partecipare alle trattative e far valere le proprie rivendicazioni e convinzioni. I risultati verranno riassunti in un allegato alla convenzione tariffale e dovranno essere approvati dal Consiglio federale.

A tenore della convenzione, fino alla fine di giugno gli studi medici percepiscono dall’AOMS un forfait di CHF 24.50 per vaccinazione, ossia CHF 49.00 per persona vaccinata. A partire dal secondo semestre l’importo forfettario scenderà a CHF 16.50 per vaccinazione e CHF 33.00 per persona vaccinata.

Il forfait per le vaccinazioni copre tutte le prestazioni di base, ossia l’informazione sulla vaccinazione, il controllo dello stato vaccinale, l’anamnesi, le controindicazioni, la richiesta del consenso, la somministrazione, l’emissione del certificato di vaccinazione e la documentazione. Se, nello studio medico, il medico offre una consulenza separata a una persona particolarmente a rischio, i costi supplementari sono fatturati in base alla struttura tariffale TARMED e vengono assunti dall’assicurazione di base conteggiando la franchigia e l’aliquota percentuale a carico del paziente.

Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati: divergenze sul primo pacchetto di misure per il contenimento dei costi

Nella sua ultima seduta dedicata tra l’altro all’esame del primo pacchetto di misure per il contenimento dei costi sanitari, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSSS) del Consiglio degli Stati si è espressa a favore della coesistenza di due strutture tariffali nel settore ambulatoriale: una basata su tariffe per singola prestazione e l’altra basata su forfait. curafutura deplora questa decisione perché creerà conflitti insolubili tra due strutture non sufficientemente coordinate. Il tariffario per singole prestazioni (TARMED/TARDOC) deve continuare ad avere un ruolo predominante ed essere affiancato se del caso da tariffe forfettarie.

I forfait ambulatoriali non sono la panacea di tutti i mali: sono pertinenti solo a precise condizioni. Questo vale per il 20% delle prestazioni ambulatoriali. Attualmente, la stragrande maggioranza delle prestazioni è fatturata in base a tariffe per singola prestazione (TARMED e dal 2022 TARDOC) e lo sarà anche in futuro. È quindi opportuno mantenere un tariffario principale per singola prestazione affiancandolo, se del caso, da tariffe forfettarie. La coesistenza di due strutture poco coordinate creerebbe gravi inconvenienti.

Promuovere l’innovazione con progetti pilota
La commissione è contraria a un elenco esaustivo dei settori nei quali si possono realizzare i progetti pilota. Una posizione condivisa da curafutura, tanto più che un simile elenco non farebbe altro che restringere le possibilità, mentre i progetti pilota puntano proprio all’innovazione e alla sperimentazione. La versione adottata dalla commissione tutela meglio i diritti fondamentali degli assicurati e rafforza il carattere volontario della partecipazione a questi progetti.

curafutura accoglie con favore la decisione pragmatica dell’UFSP.

Anche nel 2021 le grandi confezioni di medicamenti non incluse nell’elenco delle specialità saranno rimborsate dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). curafutura accoglie con favore la decisione dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) di prorogare la soluzione transitoria. Una decisione che permette di conseguire risparmi: i costi terapeutici giornalieri dei medicamenti venduti in confezioni di grandi dimensioni sono più bassi di quelli dei medicamenti venduti in confezioni più piccole.

Alla fine del 2019, contrariamente a una prassi applicata da anni, l’UFSP ha vietato agli assicuratori malattie di rimborsare i costi dei medicamenti venduti in confezioni non contemplate dall’elenco delle specialità (ES). Le confezioni più piccole continueranno invece ad essere rimborsate dall’AOMS. L’UFSP ha invitato le aziende farmaceutiche a presentare una domanda di ammissione nell’ES affinché le confezioni di grandi dimensioni possano essere rimborsate dall’AOMS. Tuttavia, solo una parte delle aziende ha risposto all’invito.

Fortunatamente, l’UFSP ha prolungato il periodo transitorio, permettendo all’AOMS di continuare a rimborsare almeno temporaneamente circa 250 grandi confezioni ed evitando ai fornitori di prestazioni di dover optare per confezioni più piccole e più costose. curafutura accoglie con favore la decisione pragmatica dell’UFSP, che evita un inutile aumento dei costi.

curafutura si sta impegnando per trovare una soluzione definitiva che garantisca l’ammissione delle grandi confezioni nell’elenco delle specialità. Attualmente, solo le aziende farmaceutiche possono presentare una domanda in tal senso. curafutura chiede di conferire questa competenza anche alle casse malati, in modo da permettere loro di agire per contenere i costi nell’interesse degli assicurati.

Elenco delle specialità
Per essere rimborsati dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS), i medi-cinali devono figurare nell’elenco delle specialità (ES). Il criterio per il rimborso non è il medi-camento in quanto tale, ma il tipo di confezione e il dosaggio. Ogni confezione dev’essere am-messa individualmente nell’elenco. Attualmente nell’ES sono iscritte oltre 9000 confezioni.

La campagna di vaccinazione poggia su solide basi.

Oggi il Consiglio federale ha approvato la convenzione tariffale che disciplina il finanziamento e la fatturazione delle vaccinazioni contro il COVID-19. curafutura, la Cooperativa di acquisti HSK e CSS accolgono con favore questo nuovo passo avanti nella lotta contro la pandemia, che getta solide basi per la campagna di vaccinazione. La convenzione definisce in particolare la remunerazione delle prestazioni coperte dall’assicurazione malattie obbligatoria (AOMS).

Nella situazione straordinaria in cui ci troviamo, gli assicuratori malattie – insieme alla Confederazione e ai Cantoni – si assumono le proprie responsabilità. Con la soluzione tariffale appena approvata, forniscono un importante contributo al finanziamento dei costi delle vaccinazioni. L’AOMS copre la somministrazione del vaccino con un forfait di 14,50 franchi e corrisponde una tassa forfettaria di 5 franchi per ogni dose. Il costo totale a carico dell’assicurazione malattie è stimato attorno ai 200-250 milioni di franchi. I Cantoni si assumono i costi dell’aliquota percentuale a carico dei pazienti e quelli per la logistica, l’organizzazione e l’infrastruttura. La Confederazione finanzia i costi del trasporto e della distribuzione ai Cantoni come pure i costi eccedenti l’importo forfettario di cinque franchi per dose. Questa soluzione garantisce che la popolazione svizzera possa farsi vaccinare in modo semplice.

Inizialmente i vaccini saranno somministrati principalmente nei centri preposti, negli ospedali o da squadre mobili. A seconda della strategia adottata e delle specificità regionali, i Cantoni potranno però dare mandato a farmacie e studi medici di somministrare il vaccino. Le modalità di fatturazione e di finanziamento di questa prima fase sono definite nella convenzione approvata in data odierna dal Consiglio federale. Non appena gran parte della popolazione sarà stata vaccinata e i centri vaccinali non saranno più utilizzati a pieno regime, si potrà prevedere di estendere la campagna di vaccinazione includendo le farmacie e gli studi medici. A tempo debito gli assicuratori malattie si impegneranno per trovare una soluzione tariffale rapida ed efficiente che garantisca un buon accesso alla vaccinazione contro il COVID-19.

Gli assicuratori malattia hanno sottoscritto un accordo per impedire le chiamate a freddo e limitare le provvigioni versate agli intermediari. L’accordo si applica all’assicurazione di base e a quella complementare. Le misure vincolanti in materia di qualità e trasparenza permetteranno di creare maggiore certezza del diritto per i clienti. L’accordo settoriale ha carattere volontario ed entrerà in vigore il 1° gennaio 2021.

Le associazioni di categoria curafutura e santésuisse hanno elaborato congiuntamente e sottoscritto un nuovo accordo settoriale per disciplinare la collaborazione con gli intermediari che stabilisce norme vincolanti in materia di qualità della consulenza e di remunerazione degli intermediari nell’acquisizione di clienti. L’entrata in vigore è prevista il 1° gennaio 2021. I contratti di intermediazione che non corrispondono al nuovo accordo dovranno essere disdetti entro il 31 dicembre 2020. All’accordo hanno già aderito 40 assicuratori malattia.

Rinuncia alle chiamate a freddo

L’elemento centrale del nuovo accordo settoriale è la rinuncia degli assicuratori malattia al telemarketing a freddo, che permetterà di evitare le chiamate indesiderate da parte degli intermediari. La provvisione versata agli intermediari è limitata a un massimo di CHF 70.- per l’assicurazione di base e all’importo di un premio annuo per l’assicurazione complementare.

Un tribunale arbitrale potrà infliggere pesanti multe

L’accordo permetterà di applicare sanzioni incisive in caso di inosservanza: un tribunale arbitrale, composto da un rappresentante di ciascuna delle due associazioni di categoria e di un rappresentante della Fondazione per la protezione dei consumatori, potrà infliggere multe fino a CHF 100 000.- per l’assicurazione di base e fino a CHF 500 000.- per l’assicurazione complementare.

Standard di qualità completi

L’accordo settoriale prevede misure supplementari di ampio respiro per garantire la qualità, tra cui l’obbligo per gli assicuratori di collaborare unicamente con intermediari che si impegnano a garantire la piena trasparenza nei confronti dei clienti. Questa trasparenza comprende anche la conferma scritta della stipula dei contratti per telefono con diritto di recesso entro 14 giorni. Inoltre, i contratti stipulati tramite intermediari non potranno risultare da chiamate a freddo e gli assicuratori remunereranno gli intermediari per le proposte di assicurazione inoltrate solo se queste sono accompagnate da un protocollo di consulenza che soddisfa gli standard di qualità. In caso di reclami o di controlli a campione, gli assicuratori saranno tenuti a presentare la documentazione completa relativa agli appuntamenti con i clienti.

In attesa dell’applicabilità generale della legge

L’adesione al nuovo accordo settoriale è volontaria. Tuttavia, curafutura e santésuisse puntano a rendere l’accordo obbligatorio per tutti gli operatori attivi sul mercato. Nel 2019 il Parlamento ha trasmesso al Consiglio federale una serie di interventi in proposito. Il Consiglio federale ha annunciato per la primavera del 2020 una consultazione sulle necessarie modifiche legislative.